Ansia
Alberto Oliverio e Marcel van den Hout
Affine all'angoscia, cui l'unisce anche l'etimologia (viene dal latino tardo anxia, derivato di anxius, "ansioso", a sua volta da angere, "stringere"), l'ansia [...] paura, ma l'interpretazione che a esso viene attribuita. L'idea che la paura sia evocata dall'interpretazione di un segnale, piuttosto che dal segnale stesso, sembra logica e di buon senso, ma ciò che si discute è se l'ansia venga sempre preceduta da ...
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registro
registro [Der. del lat. regesta -orum "elenco, catalogo", dal part. pass. regestum di regerere "riportare, registrare", comp. di re- e gerere "portare"] [LSF] Raccolta ordinata di dati e di [...] . a scorrimento (ingl. shift register): dispositivo costituito da una serie di multivibratori bistabili (flip-flop) integrati, tale che un segnale di cadenza fa scorrere il bit di informazione da un flip-flop all'altro, ognuno dei quali muta di stato ...
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sollecitazione
sollecitazióne [Der. del lat. sollicitatio -onis, da sollicitare "agitare fortemente"] [LSF] Generic., forza o insieme di forze (di origine meccanica oppure destatesi a seguito di azioni [...] di misurazione o a un sensore, un trasduttore, ecc., che rispondono alla s. generando l'indicazione della misura o un segnale di risposta, ecc. ◆ [BFS] [FME] Nella biofisica e nella fisica medica, è sinon. di stimolo, per indicare la causa fisica ...
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Emozione, processo decisionale ed etica
Antonio R. Damasio
(Department of Neurology, College of Medicine, The University of Iowa Iowa City, Iowa, USA)
Per quanto siano stati compiuti alcuni progressi [...] che le viscere si vengono a trovare nello stato solitamente associato a quel tipo di situazione-stimolo; b) inviando segnali al sistema motorio, in modo tale che i muscoli scheletrici completino l'immagine esterna di un'emozione nell'espressione ...
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apprendimento associativo
Forma di apprendimento in funzione dell’esperienza, in cui diversi elementi mentali sono combinati insieme per produrre un’idea, un ricordo o un’azione. La rappresentazione [...] concetto nei suoi aspetti motori, percettivi, mnestici, linguistici e semantici. Dopo la formazione dell’insieme, un segnale proveniente da un solo canale percettivo è sufficiente ad attivare l’intero insieme, compresa la rappresentazione semantica ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] appartiene.
Nella tecnica, e in particolare in elettronica e nelle comunicazioni elettriche, l’analisi spettrale di un segnale può essere effettuata con appositi strumenti di rivelazione a banda stretta (per es., voltmetri selettivi) accordabili ...
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obiettivo
obiettivo (meno corr. obbiettivo) [agg. e s.m. Der. del lat. obiectivus, da obiectum "oggetto"] [LSF] Di atteggiamento mentale, speculazione che riguarda gli oggetti in sé, senza alcuna commistione [...] es., l'o. di una telecamera, l'immagine fornita dal quale viene trasformata in un'immagine elettronica e poi in un segnale elettrico dal tubo di ripresa). Le principali caratteristiche ottiche sono l'apertura e il fattore di trasparenza (che insieme ...
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drift
drift 〈drift〉 [s.ingl. Der. di to drift "guidare", "trasportare", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine usato in varie discipline come equivalente a deriva, trascinamento, scorrimento, corrente, [...] dal tempo impiegato dagli ioni (accelerati da un opportuno campo elettrico) a raggiungere un filo conduttore producendovi un segnale elettrico. ◆ [EMG] Velocità di d.: per una corrente elettrica di conduzione, lo stesso che velocità di scorrimento o ...
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contatore
contatóre [Der. di contare] [LSF] Apparecchio o dispositivo che conta oggetti (per es., particelle o impulsi elettrici) e, figurat., altre cose: per es., energia elettrica, come nei c. di energia [...] ma anche alla misurazione di loro caratteristiche: v. rivelatori di particelle; in partic., c. proporzionali sono quelli il cui segnale d'uscita è proporzionale al-l'energia della particella contata (v. rivelatori di particelle: V 58 b). ◆ [ELT] C ...
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asse
asse [Der. del lat. as assis] [LSF] (a) Termine nato in meccanica per indicare la sbarra (detta anche assale e sala) alle estremità della quale sono montate le ruote di un veicolo (a. delle ruote) [...] luminoso risulta proporzionale al tempo; ciò s'ottiene applicando al sistema di deflessione orizzontale del tubo un segnale, di opportune caratteristiche (v. oscillografi e oscilloscopi: IV 333 a), prodotto da un apposito oscillatore (generatore dell ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...