Dispositivo, usato nella tecnica della trasmissione e registrazione di suoni e immagini, per effettuare gradualmente il passaggio dal segnale proveniente da una telecamera o da un microfono a quello proveniente [...] da un’altra telecamera o da un altro microfono. L’operazione viene effettuata variando la regolazione del dispositivo, in modo tale che a una variazione in diminuzione del primo corrisponda una uguale ...
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RADIOCOMUNICAZIONI (XXVIII, p. 703; App. I, p. 956)
Ascanio NIUTTA
Il progredire delle cognizioni scientifiche e i perfezionamenti avvenuti nel campo della tecnica radio e elettronica nell'ultimo decennio [...] e le due bande laterali; se si osserva che alla ricezione una sola di queste è sufficiente per la riproduzione del segnale modulante, che è integralmente contenuto in essa, appare chiaro come non sia necessario irradiare né l'altra banda né l'onda ...
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RETI DI COMUNICAZIONE
Benedetto Daino
Reti di comunicazione in fibra ottica. - Lo sviluppo dei sistemi di comunicazioni ottiche inizia alla fine degli anni Sessanta. Gli anni Settanta hanno visto il [...] fotodiodo e in assenza di altre cause di rumore, il rapporto (in potenza) segnale/rumore S/N è dato da
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dove η è l d'onda a basse perdite della fibra consenta la trasmissione di segnali con bande dell'ordine dei THz.
In una r. di ...
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Dispositivo che effettua la decodificazione di segnali e dati codificati. Nelle telecomunicazioni, apparecchio che, collegato a un televisore, consente di convertire un segnale trasmesso in forma digitale [...] e di trasformarlo in immagini e suoni; inizialmente utilizzato solo per permettere la corretta ricezione del segnale di emittenti che, dietro pagamento di un canone, offrono programmi di vario genere, il d. si è reso necessario per molti utenti ...
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Dispositivo, apparecchio o sostanza mediante i quali si può rendere manifesto un fenomeno o rendere osservabile e misurabile un ente fisico, che di per sé non sarebbe direttamente tale ai nostri sensi, [...] gruppo di rivelazione C2R si carica, attraverso il diodo D, a una tensione vr (fig. 3) vicina ai valori di picco del segnale modulato vm, presente ai capi del circuito risonante LC1; tra un picco e l’altro il diodo è interdetto e il condensatore si ...
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supereterodina In radiotecnica, tecnica di rivelazione indiretta introdotta nel 1918 da E.H. Armstrong per i ricevitori radiofonici, secondo la quale un oscillatore a radiofrequenza, posto nel ricevitore, [...] utilizzato per produrre dei battimenti con il segnale ricevuto, ottenendo così un nuovo segnale detto di media frequenza (➔ eterodina); da quest’ultimo segnale è ottenuto successivamente per rivelazione il segnale fonico in banda base. Le frequenze ...
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Informatica
Sottoprogramma che gestisce l’input/output di una periferica.
Telecomunicazioni
Circuito elettrico che modula il trasmettitore. Definisce anche quell’elemento di antenna che riceve direttamente [...] il segnale dal trasmettitore. ...
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Nella tecnica della telefonia cellulare, il trasferimento di una comunicazione da una cella a un’altra per effetto del movimento dell’utente o di variazioni delle condizioni di attenuazione del segnale [...] al fine di garantire la continuità di una conversazione. Tale operazione è possibile sotto certe limitazioni legate all’intensità del segnale utile e alla velocità di spostamento dell’utente. ...
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Sigla di Frequency-Division Multiplexing, che nelle telecomunicazioni, indica il sistema di trasmissione di due o più segnali sullo stesso mezzo trasmissivo, usando differenti bande di frequenza per ciascun [...] segnale. ...
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TASI In telefonia, sigla di time assignment speech interpolation («assegnazione nel tempo mediante interpolazione delle conversazioni»), con cui si indica una tecnica di modulazione basata sul fatto che [...] brevi fasi di conversazione, separate da rilevanti intervalli di silenzio, i quali sono utilizzati per trasmettere altre informazioni ovvero altri segnali vocali. Ciò permette di aumentare la capacità di trasmissione di canali telefonici interurbani. ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...