fisica In acustica e in elettronica, il diagramma di una grandezza di uscita in funzione di una grandezza di entrata. In particolare la r. in frequenza rappresenta l’andamento della grandezza d’uscita [...] il comportamento dinamico di un sistema lineare a un ingresso e a una uscita, nel senso che da esse si risale alla r. a un segnale qualsiasi. Le r. canoniche più usate sono la r. a gradino (o r. indiciale), la r. all’impulso o r. impulsiva e la r ...
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Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, [...]
I. da manovra Parola convenzionale, o, genericamente, segnale con cui nelle esercitazioni militari si usano indicare unità Per una stazione radioelettrica, i. di chiamata è il segnale corrispondente al nominativo della stazione stessa.
In telefonia, ...
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scatto scienza militare Nelle armi da fuoco portatili, meccanismo che serve a tenere il cane o il percussore nella posizione di sparo; premendo il grilletto, si libera lo s. e parte il colpo. Spesso nei [...] il grilletto, lo s. avviene in due tempi (doppio s. o alla tedesca ➔ Stecher). tecnica In elettronica, segnale di s. (o trigger) Il segnale che, opportunamente applicato a un circuito o a un dispositivo, determina lo stabilirsi di una particolare ...
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Apparecchio (noto anche con il nome inglese mine-detector) impiegato nella bonifica delle zone minate per localizzare le mine. I c. a variazione d’induttanza sono costituiti da due oscillatori ad alta [...] di frequenza. Si genera in tal modo fra i due circuiti un battimento a bassa frequenza che, opportunamente amplificato, dà un segnale acustico, udibile in una cuffia telefonica di cui lo strumento è munito. I c. a variazione di mutua induttanza sono ...
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Matematica
Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza; è tale, per es., la traiettoria d’un punto in moto, l’intersezione di due superfici (per es., di una sfera con un piano) ecc.; [...] ricevuto. Più precisamente le distorsioni sono trascurabili quando la lunghezza della l. è tale che il tempo di propagazione del segnale lungo di essa è molto minore del minimo intervallo di tempo che si desidera apprezzare sulla forma d’onda del ...
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Veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e da ruote che ne permettono la trazione con sforzo minimo in confronto a quello che sarebbe necessario per trascinare lo stesso [...] usato fino al 14° sec. anche fuori d’Italia. Sua componente essenziale era la martinella, la campana che dava il segnale della battaglia; vi prendevano posto i trombettieri che ordinavano la marcia e le fermate. Considerato il simbolo della libertà ...
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spoletta Congegno destinato a provocare l’esplosione di proiettili d’artiglieria, bombe d’aereo, missili ecc. ai quali viene applicato.
Nel periodo storico delle artiglierie lisce, quando i proietti cavi [...] quella delle onde emesse (effetto Doppler); nel ricevitore si forma allora, per battimento fra i due sistemi di onde, un segnale a bassa frequenza, la frequenza del quale dipende dalla distanza della s. dal bersaglio: il funzionamento della s. viene ...
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scudo Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (ancora in uso per tale scopo presso alcuni popoli) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di ordine pubblico. Consiste in una [...] di pace, di appendere il proprio scudo a un albero o a un palo presso un ponte o altro luogo di passaggio come segnale di sfida nei confronti di coloro che si trovavano a passare da lì.
Per facilitare la blasonatura (➔) gli araldisti hanno diviso ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] in un momento delicato dell’evoluzione del naviglio.
Il sistema militare italiano ha un costo che il bilancio dello Stato registra segnalando un periodo di spese eccezionali che assorbono quasi il 50% delle entrate nel 1863, salite all’83% nel 1866 a ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...