Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] chi le riceve (richiamo) e informano su cose (rappresentazione). Queste funzioni fanno sì che un segno del l. divenga un sintomo, un segnale o un simbolo o tutte e tre le cose.
Il bambino impara a parlare per imitazione, secondo i modelli che gli ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] di un difetto delle difese dell’Io che in tal modo, come dice Freud, si conferma come unica sede dell’angoscia.
Il segnale d’angoscia (Angstsignal) è invece un dispositivo azionato dall’Io in presenza di un pericolo allo scopo di evitare l’angoscia ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] T è linearmente crescente (tratto AB), per tornare successivamente al valore iniziale nel più breve tempo possibile (tratto BC). Tale segnale è utilizzato per pilotare la deflessione nei tubi a raggi catodici e nei cinescopi. In quest’ultimo caso due ...
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Fisica e tecnica
L’azione su un corpo, detta anche pressione (➔), da parte di forze le quali tendono a provocarne lo schiacciamento. Nella meccanica applicata è di grande importanza lo studio del comportamento [...] tanto più quanto più sono ampi (o, ciò che è lo stesso, amplificati tanto meno quanto più sono ampi). La c. del campo di variabilità dell’ampiezza dei segnali, che così si consegue, rende più facile la trasmissione o una successiva amplificazione dei ...
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FONETICA (XV, p. 625; App. II, 1, p. 960)
Walter BELARDI
Fonetica sperimentale linguistica. - L'invenzione del tubo a raggi catodici ha segnato una nuova fase nella storia dello sviluppo della disciplina. [...] che è costituito da uno stretto filtro passabanda preceduto da un'eterodina. Le varie frequenze componenti del segnale registrato sono così selezionate in pochi minuti e dopo opportuna amplificazione sono convertite mediante un apparato scrivente in ...
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Neurotrasmissione e neurotrasmettitori
Vittorio Erspamer
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche liberate dalle terminazioni nervose in risposta a un impulso nervoso. Una volta rilasciati, essi [...] trasdotti in correnti ioniche della durata di pochi millisecondi, oppure recettori accoppiati a proteine G, in cui il segnale viene a sua volta trasdotto da una modificazione biochimica relativamente lenta (talora di secondi). Se la liberazione sarà ...
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ansia
Geni Valle
Un'emozione sgradevole in attesa di qualcosa di spiacevole
L'ansia è uno stato di allarme psicologico, di intensità e durata variabili, che può dare disturbi sia psichici sia fisici. [...] sta di fronte, ma di un problema psicologico di cui non è consapevole. L'ansia nevrotica è quindi un sintomo, cioè il segnale di un problema psicologico che non è stato ancora affrontato. Come tutti i sintomi, è utile perché è uno stimolo a cercare ...
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mente e cervello
Giorgio Vallortigara
Percepire, rappresentare, ricordare, imparare, pensare
Per sopravvivere e riprodursi l’uomo e gli altri animali hanno bisogno di informazioni sul loro ambiente, [...] esse riceve una porzione minuscola della luce riflessa dalla mela e invia un segnale ad altre cellule, dette cellule nervose o neuroni e, da lì, attraverso vari passaggi, il segnale raggiunge i centri visivi del cervello. In un modo che non è stato ...
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Stress e strategie di risposta
Seymour Levine
(Department of Psychology, University of Delaware Newark, Delaware, USA)
Francesca Cirulli
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto [...] semplici quali il riflesso di orientamento (Sokolov, 1960). La novità può essere individuata solo in seguito a una valutazione del segnale che ha luogo nel cervello. Ciò è vero anche nel caso dell'incertezza. L'informazione ha accesso a strutture del ...
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Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] dopo la proiezione, la risposta non era superiore a quella che il soggetto era in grado di fornire in assenza di ogni segnale. Tali esperienze hanno messo in luce l'esistenza di un'immagine visiva, virtualmente perfetta all'inizio ma che non persiste ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...