triplicatore
triplicatóre [Der. del lat. triplicare "moltiplicare per tre", da triplex -icis "triplice", "che triplica"] [ELT] Dispositivo che triplica la frequenza o la tensione di un segnale periodico [...] (t. di frequenza, di tensione) ...
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radioeco
radioèco [s.f. (pl. -chi m.) Comp. di radio- nel signif. c e eco] [ELT] Nella radiotecnica: (a) denomin. generica (anche eco radioelettrico) di un segnale radioelettrico che, riflettendosi su [...] un ostacolo o nella ionosfera o sul terreno, ritorni alla stazione emittente; (b) in partic., denomin. dei segnali di ritorno sfruttati nelle tecniche radar. ...
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EBIV
EBIV 〈i-bi-ài-vi o, all'it., èbiv〉 [ELT] Sigla del-l'ingl. Electron Beam Induced Voltage "tensione indotta dal fascio di elettroni" per indicare un tipo di segnale (segnale EBIV) nella microscopia [...] elettronica a scansione: v. microscopia elettronica e ionica: III 848 e ...
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jitter
jitter 〈gìtë〉 [s.ingl. "tremolio", usato in it. come s.m.] [ELT] Variazione, spesso casuale e di breve durata, dell'ampiezza o della fase di un segnale elettrico. ...
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iniezione
iniezióne [Der. del lat. iniectio -onis, dal part. pass. iniectus di inicere (→ iniettivo)] [ALG] Lo stesso che applicazione iniettiva: → iniettivo. ◆ [ELT] L'applicazione di un segnale a un [...] dispositivo. ◆ [FPL] [FSN] L'immissione di particelle in un dispositivo. ◆ [FSD] L'immissione di atomi, ioni, elettroni in un materiale, per es. per conferire proprietà semiconduttrice di tipo prefissato. ...
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enfasi
ènfasi [Der. del lat. emphasis "esaltazione, ingrandimento", dal gr. émphasis, a sua volta da emphaíno "manifestare"] [ELT] Alterazione intenzionale della caratteristica ampiezza-frequenza di [...] Dolby). Il procedimento, di norma, è duplice: si effettua un'e., per es. delle alte frequenze, prima di avviare i segnali sulla via di trasmissione (preenfasi) e quindi si effettua un'e. complementare, cioè delle basse frequenze, all'altro capo delle ...
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integratore
integratóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di integrare "che opera un'integrazione"] [ELT] Circuito i. (o, assolut., i. s.m.): dispositivo circuitale quadripolare a elementi passivi (resistori, [...] i. RC (fig. 1) e l'i. a induttanza-capacità, o i. LC (fig. 2); la tensione del segnale d'uscita Vu approssima l'integrale nel tempo della tensione del segnale d'ingresso Vi tanto meglio quanto maggiore è la resistenza R nel primo caso o la reattanza ...
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forchetta
forchétta [Dim. di forca, lat. furca] [ELT] F. telefonica: denomin. corrente di un dispositivo per interconnettere circuiti telefonici a due fili e circuiti telefonici a quattro fili: v. segnale [...] telefonico e multiplex: V 115 c ...
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Vasta classe di dispositivi in grado di generare immagini bidimensionali fisse o variabili, in bianco e nero o a colori, in relazione a diverse tipologie di informazioni e dati.
Il modo di operare di un [...] generato dà luogo a emissione di luce, il d. è detto attivo o a emissione luminosa, quando invece il segnale ottico è visibile solamente attraverso fenomeni di interferenza, diffusione o riflessione di luce emessa da sorgenti luminose ausiliarie, o ...
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pilota
pilòta [Der. di una forma ant. pedota "guida"] [FTC]2[ELT] [MCF] P. automatico: sistema automatico di governo di un aeromobile per sostituire un p. umano integralmente (per es., in alcuni tipi [...] [ELT] Stadio p., o semplic. p.: la parte di un dispositivo elettronico cui viene applicato o in cui viene generato il segnale p. (lo stadio d'ingresso di un amplificatore, l'oscillatore di base per un radiotrasmettitore, ecc.) e che quindi governa il ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...