separatore
separatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. separator -oris "che separa", dal part. pass. separatus di separare (→ separabile)] [FTC] [CHF] Nome di vari apparecchi per separare sostanze [...] : II 518 f sgg. ◆ [ELT] S. di sincronismo: lo stadio di un ricevitore televisivo in cui i segnali di sincronismo sono separati dal segnale d'immagine, costituito da un limitatore seguito da un integratore e un derivatore. ◆ [MTR] [OTT] Potere s ...
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Il termine e. fu introdotto intorno al 1940 per indicare quella parte della scienza elettrica dedicata allo studio dei fenomeni associati al moto di fasci di elettroni nel vuoto e nei gas (American standard [...] frequenze (microonde o onde millimetriche).
Elettronica digitale L’e. digitale si occupa di circuiti e dispositivi in cui i vari segnali possono assumere solo un insieme discreto di valori (tipicamente due valori). In tal caso l’e. confina con l ...
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dinamica
dinàmica [Der. del gr. dy´namis "potenza"] [MCC] Studio dei movimenti di un sistema in relazione alle cause che li determinano, e i movimenti stessi: v. dinamica. ◆ [FML] D. computazionale dei [...] isolata: v. vibrazioni reticolari: VI 527 e. ◆ [ELT] D. di un'emulsione fotografica: la d. di risposta (v. sopra) dell'emulsione alla luce. ◆ [ELT] D. di un segnale: la differenza, in decibel o in neper, tra il livello massimo e il livello minimo del ...
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sincronizzazione
sincronizzazióne [Der. di sincronizzare "rendere sincrono"] [LSF] Generic., operazione con cui si rendono sincroni tra loro due o più moti, apparecchi, processi. ◆ [FTC] [EMG] S. di [...] pilota in modo da mantenerlo in fase costante con l'oscillatore di s., per cui tutte le stazioni sincronizzate emettono segnali che sono costantemente in fase tra loro (agli sfasamenti dovuti a successive modalità di propagazione non v'è invece ...
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valvola
vàlvola [Der. del lat. valvulae -arum "i gusci di un baccello", dim. di valvae -arum "i battenti di una porta"] [LSF] (a) Organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una corrente [...] rispetto al catodo), mentre la seconda è la denomin. di un diodo che per condurre necessita di un opportuno segnale elettrico di controllo: v. elettronica di potenza: II 355 f. ◆ [ELT] V. solare: denomin. di un dispositivo fotoelettrico, largamente ...
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In elettronica, qualifica di elettrodi di tubi elettronici che regolano l’intensità di emissione di un cannone elettronico e di elettrodi o lenti elettriche aventi lo scopo di accelerare gli elettroni [...] volte le pareti. A ogni urto fra elettrone e parete si generano ulteriori elettroni, moltiplicando quindi l’intensità del segnale, mantenendo l’informazione sul punto d’impatto del forone originario. All’uscita dalla MCP gli elettroni colpiscono lo ...
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interferenza
interferènza [Der. dell'ingl. interference, da to interfere detto propr. di cavalli che, urtando una gamba contro l'altra, si feriscono; l'attuale signif. nella terminologia fisica fu introdotto [...] delle telecomunicazioni, qualsiasi azione che venga esercitata su una comunicazione da un'altra comunicazione o da un segnale estraneo, dando luogo, in conseguenza, a disturbi e ad alterazioni varie nella comunicazione che interessa. ◆ [OTT] I ...
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valvola di spin
Dino Fiorani
Elisabetta Agostinelli
Locuzione (equivalente all’inglese spin-valve, più comunemente utilizzata dalla comunità scientifica) coniata nel 1991 dall’IBM per indicare un dispositivo [...] impiego nei sensori di campo magnetico, le cui dimensioni possono essere ridotte notevolmente, pur mantenendo un elevato rapporto segnale-rumore, nelle testine di lettura dei dischi rigidi (testine GMR e TMR, Tunnel magnetoresistence, dove lo strato ...
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Disciplina che studia la risposta a stimoli, elettrici ed elettromagnetici ma anche chimici e magnetici, di molecole, aggregati atomici e molecolari di dimensioni nell'ordine dei nanometri. L'e. m. è di [...] a dimensione molecolare è basata su componenti di base ibridi molecola-solido che comunicano tra loro per mezzo di segnali elettrici. P. Avouris nel 2001 ha realizzato uno dei primi dispositivi in cui due transistori molecolari sono stati integrati ...
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decibel
dècibel (o decibèl) [s.m. invar. Comp. di deci- e bel] [MTR] [ELT] Unità di misura (simb. dB) inizialmente introdotta nelle telecomunicazioni per esprimere livelli relativi di potenza dei segnali, [...] : IV 14 c. ◆ [ELT] D. di trasmissione: nei sistemi di telecomunicazione, unità di misura logaritmica del livello della potenza del segnale trasmesso o ricevuto, definita prendendo come potenza di riferimento quella di P₀=1 mW su un'impedenza di 600 Ω ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...