Opportuna disposizione geometrica di più elementi dello stesso tipo, collegati per mezzo di un conveniente sistema di interconnessione. Si distinguono gli a. lineari, nei quali gli elementi sono disposti [...] una schiera di radiatori semplici disposti spazialmente secondo una geometria prefissata e alimentati in parallelo con segnali derivati dal segnale d’interesse. Dalla disposizione spaziale degli elementi dell’a. di antenne, e dalle relazioni di fase ...
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contatore
contatóre [Der. di contare] [LSF] Apparecchio o dispositivo che conta oggetti (per es., particelle o impulsi elettrici) e, figurat., altre cose: per es., energia elettrica, come nei c. di energia [...] ma anche alla misurazione di loro caratteristiche: v. rivelatori di particelle; in partic., c. proporzionali sono quelli il cui segnale d'uscita è proporzionale al-l'energia della particella contata (v. rivelatori di particelle: V 58 b). ◆ [ELT] C ...
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asse
asse [Der. del lat. as assis] [LSF] (a) Termine nato in meccanica per indicare la sbarra (detta anche assale e sala) alle estremità della quale sono montate le ruote di un veicolo (a. delle ruote) [...] luminoso risulta proporzionale al tempo; ciò s'ottiene applicando al sistema di deflessione orizzontale del tubo un segnale, di opportune caratteristiche (v. oscillografi e oscilloscopi: IV 333 a), prodotto da un apposito oscillatore (generatore dell ...
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profondita
profondità [Der. del lat. profunditas -atis, da profundus "profondo"] [LSF] (a) Generic., una delle dimensioni di un corpo, da precisare di volta in volta; così se, come spesso si fa, si chiama [...] per la trasmissione di informazioni, il rapporto, spesso percentuale, tra l'ampiezza del segnale modulante e quella del segnale portante: → modulazione. ◆ [EMG] P. di penetrazione: la p. alla quale l'intensità di un campo elettromagnetico che incida ...
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convertitori a matrice
Paolo Tenti
Convertitori elettronici di potenza c.a.-c.a. in cui ciascuno degli ingressi è collegato a ciascuna delle uscite tramite un interruttore elettronico bidirezionale, [...] uscita risulta
ûuκ = m1κui1 + m2κui2 + m3κui3, k=1,2,3.
Quest’equazione mostra che con un’opportuna scelta dei segnali modulanti dei vari interruttori è possibile imporre il desiderato andamento a bassa frequenza a ciascuna delle tensioni d’uscita ...
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radiocomunicazione
radiocomunicazióne [Comp. di radio- nel signif. c e comunicazione] [ELT] Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza [...] le radioonde e ricavare da esse le informazioni impresse; queste ultime a seconda della loro natura (segnali telegrafici, telefonici, televisivi, ecc.), vengono trasferite alle radioonde "portanti" mediante il procedimento della manipolazione oppure ...
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tubo
tubo [Der. del lat. tubus] [LSF] (a) Elemento cilindrico cavo, di vario materiale, usato per vari scopi, spec. per trasportare fluidi, proteggere conduttori elettrici e come elemento di strutture [...] t., a una traccia luminosa; quest'ultima forma, nelle varie applicazioni di questi t., il diagramma oscilloscopico di un segnale in esame (v. oscillografi e oscilloscopi: IV333 a) oppure un'immagine completa in un cinescopio televisivo o nel visore ...
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ruota
ruòta [Der. del lat. rota] [LSF] Disco che può girare intorno a un asse passante per il suo centro e ortogonale al suo piano, usato, con molte varianti, per vari scopi, spec. come organo della [...] decine di linee); sul fascetto era inserita una cella fotoottica di Karolus, che ne modulava l'intensità secondo il segnale video; il necessario sincronismo per la rotazione della r. era assicurato da un agganciamento alla frequenza della rete di ...
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termocoppia
Mauro Cappelli
Trasduttore di temperatura, costituito da due conduttori metallici di differente materiale, il cui funzionamento è basato sull’effetto Seebeck, secondo il quale tra due conduttori [...] ). In commercio esistono circuiti integrati specifici che effettuano tale compensazione. Le termocoppie presentano un basso valore del segnale d’uscita e una scarsa linearità del legame tra temperatura e potenziale. Il loro principale limite risulta ...
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neutralizzazione
neutralizzazióne [Der. di neutralizzare "rendere neutro", da neutrale] [LSF] Processo il cui scopo è di rendere neutro qualcosa oppure di compensare, annullare l'effetto di qualcosa. [...] , in vari casi, si attua riportando in fase opportuna sul circuito d'ingresso un'opportuna frazione del segnale d'uscita mediante un apposito circuito di n., comprendente anche piccoli condensatori regolabili (neutrocondensatori), oltre che induttori ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...