Elaborazione neuromorfa dei segnali sensoriali con circuiti VLSI analogici
Giacomo Indiveri
(Institut für Neuroinformatik Universität Zürich/ETH Zurigo, Svizzera)
Christoph Rasche
(Institut für Neuroinformatik [...] del circuito del recettore. Il guadagno del circuito per piccoli segnali dipende dal rapporto tra capacità (C 1+C₂)/C 1 , il rivelatore di movimento M di destra vede prima l'inizio del segnale P₁, che decade, e poi l'impulso P2. Questo impulso viene ...
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telecomunicazioni, reti di
Nicola Nosengo
Dai cavi ai satelliti e ancora ai cavi
Le reti di telecomunicazioni sono strutture tecnologiche di grande complessità, che mettono in collegamento moltissimi [...] diversi per trasmettere a distanza informazioni, ma tutti hanno in comune il fatto di usare una struttura a rete, in cui cioè il segnale non ha un percorso obbligato da un punto a un altro, ma può essere diretto a diversi nodi. In questo senso, ogni ...
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fibre ottiche
Carlo Cavallotti
Sottili fili di materiali vetrosi, trasparenti nella regione del visibile o in prossimità dell’infrarosso, ricoperti da una guaina avente un indice di rifrazione lievemente [...] fibra ottica, misurata in numero di impulsi per secondo, è estremamente elevata e può arrivare fino alle centinaia di miliardi di segnali per secondo (100 Gbit/s). Una seconda proprietà che definisce la prestazioni di una fibra ottica è il grado di ...
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Informatica musicale
Alvise Vidolin
Con lo sviluppo delle tecnologie multimediali la musica è diventata una delle fonti d'informazione trattate dall'informatica, al pari dei numeri, dei testi, della [...] CD audio (44.100 c/s, 16 bit), anche se si usano valori ridotti per la codifica della voce e per i segnali di allarme, o valori superiori per l'audio professionale di qualità. Entrambi i fattori incidono sulla quantità di informazione necessaria a ...
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PWM (Pulse width modulation)
Paolo Tenti
Tipo di modulazione in cui l’informazione è rappresentata dalla durata di ogni impulso ricorrente regolarmente. Tutti i convertitori elettronici di potenza sono [...] (t1) in cui il m>w e basso (0) negli intervalli (t0) in cui m〈w. Se il segnale modulante m è costante, il tempo t1 e il valore medio x− del segnale x(t) nel periodo di modulazione Tm=1/fm risultano proporzionali a m secondo le relazioni:
m t1 m ...
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burst
burst 〈bèrst〉 [s.ingl. "scoppio, esplosione", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine, di uso internazionale, per indicare rapidi, grandi e generalm. brevi aumenti del valore di una grandezza, partic. [...] l'intensità di una radiazione. ◆ [ELT] Nella tecnica della televisione a colori, segnale brevissimo di sincronizzazione per agganciare la frequenza e la fase dell'oscillatore di riferimento nei ricevitori televisivi; consiste in alcuni cicli della ...
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Sigla di pulse amplitude modulation, che nella tecnica delle telecomunicazioni indica una modulazione a impulsi in cui, restando fissa la successione nel tempo degli impulsi e la loro durata, si fa variare [...] l’ampiezza di essi in dipendenza dell’intensità del segnale modulante. ...
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regulex
règulex [FTC] [EMG] Nome commerc. di un tipo di amplificatore elettrico rotante, costituito da un generatore di corrente continua con un avvolgimento principale di eccitazione collegato in derivazione [...] e con un avvolgimento di controllo cui è applicato il segnale da amplificare; il valore della forza elettromotrice indotta cade sul tratto iniziale, rettilineo e molto ripido, della caratteristica di eccitazione, per cui piccole tensioni applicate ...
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disturbo
disturbo [Der. del lat. disturbatio -onis "atto ed effetto del disturbare", dal part. pass. disturbatus di disturbare "scompigliare", comp. di dis- e turbare] [LSF] (a) Perturbazione del normale [...] che appaia irrilevante e anzi dannoso rispetto a un qualcosa di principale: per es., ogni segnale spurio che vada a sovrapporsi a un segnale acustico, elettrico od ottico, modificandone le caratteristiche di ampiezza, frequenza e fase, spesso sinon ...
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quantizzato
quantizzato [agg. Der. di quantizzare (→ quantizzazione)] [LSF] (a) Di ente sottoposto a quantizzazione, cioè per il quale sono determinati gli stati (o, se si tratta di una grandezza, i [...] e in tal caso sinon. di quantistico. ◆ [ELT] (a) Nella tecnica delle telecomunicazioni e dell'elaborazione di informazioni, di segnale sottoposto a quantizzazione, cioè reso tale da poter assumere soltanto un valore alla volta tra un numero finito e ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...