valvola
vàlvola [Der. del lat. valvulae -arum "i gusci di un baccello", dim. di valvae -arum "i battenti di una porta"] [LSF] (a) Organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una corrente [...] rispetto al catodo), mentre la seconda è la denomin. di un diodo che per condurre necessita di un opportuno segnale elettrico di controllo: v. elettronica di potenza: II 355 f. ◆ [ELT] V. solare: denomin. di un dispositivo fotoelettrico, largamente ...
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In fisica e in altre scienze d’osservazione, metodo basato sull’effetto stroboscopico, il quale deriva dalla visione intermittente di un corpo in moto periodico e consiste nell’apparente rallentamento, [...]
In elettronica, lo strobe, o impulso di strobe (dall’inglese stroboscope), è l’impulso ottenuto da un segnale periodico selezionandone una determinata frazione. Trova, per es., impiego negli oscilloscopi per produrre la visualizzazione sullo schermo ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Estremo Oriente
Filippo Salviati
La sedentarizzazione e i primi villaggi
In Estremo Oriente i processi che hanno portato alla sedentarizzazione delle comunità [...] Neolitico tardo alla prima età del Bronzo, è la presenza della cerchia muraria con funzione difensiva, oltre che segnale fisico e simbolico dello spazio residenziale dell'élite. Tale doppia valenza assume fisionomia chiara e documentata, nei testi ...
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Sistemi disordinati
David Sherrington
I sistemi disordinati possono trovarsi ovunque e apparire con svariate forme e componenti in discipline molto differenti, fra cui la fisica dello stato solido, [...] cui un processo decisionale (o uno strumento elettronico) deve essere diviso in blocchi di taglia simile, tra i quali il segnale sia trasferito più lentamente che non all'interno dei blocchi stessi, e quindi ottimizzato. Ciò è illustrato dal seguente ...
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tumore
Roberto Magarotto
Meccanismi della trasformazione neoplastica
Il processo di trasformazione neoplastica avviene attraverso l’accumulo successivo di mutazioni a carico dei geni che governano la [...] mediati da ormoni; la p21 codificata dall’oncogene mutato si fosforila in maniera irreversibile e trasmette un segnale continuo anziché un segnale regolato;
• proteine a sede nucleare: ad es., i prodotti dei geni c-myc, c-myb, c-fos che si legano ...
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interferenza
interferènza [Der. dell'ingl. interference, da to interfere detto propr. di cavalli che, urtando una gamba contro l'altra, si feriscono; l'attuale signif. nella terminologia fisica fu introdotto [...] delle telecomunicazioni, qualsiasi azione che venga esercitata su una comunicazione da un'altra comunicazione o da un segnale estraneo, dando luogo, in conseguenza, a disturbi e ad alterazioni varie nella comunicazione che interessa. ◆ [OTT] I ...
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raffreddamento
raffreddaménto [Der. di raffreddare, e questo da freddo con il pref. ra-] [TRM] L'atto e l'effetto del raffreddare o del raffreddarsi di un corpo, con una diminuzione della sua temperatura, [...] posto in opera da van der Meer consiste nel rilevare, con un elettrodo, tale spostamento e usare il segnale elettrico da esso derivato per comandare la generazione di impulsi di induzione magnetica nel punto diametralmente opposto sulla traiettoria ...
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sequenza
sequènza [Der. del lat. sequentia, dal part. pres. sequens -entis di sequi "seguire"] [LSF] Generic., successione di enti, cose e operazioni disposti uno di seguito all'altro in un certo ordine. [...] s.: il costrutto ordinato delle operazioni di un programma di calcolo elettronico da eseguire una dopo l'altra: v. linguaggi di programmazione: III 425 b. ◆ [ELT] Segnale di s.: quello che comanda la s. di funzionamento di un apparecchio automatico. ...
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saccade
Camillo Padoa Schioppa
Rapido movimento oculare che porta una regione inizialmente periferica al centro del campo visivo (nella fovea). La differenza spaziale tra la regione periferica di interesse [...] corticali superiori, dove il punto di arrivo della saccade è inizialmente selezionato, e non nei circuiti neuronali che controllano la velocità e durata del segnale che genera la saccade.
→ Neuroscienze. Basi fisiologiche dei processi decisionali ...
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Ingegneria
Il termine a., introdotto negli anni 1940 da J. Diebold per descrivere il largo impiego di apparecchiature automatiche manifestatosi soprattutto nell’industria automobilistica, esprime oggi [...] a un solo stadio, vi sono catene con un numero finito di sequenze operative possibili, ciascuna avviata da un opportuno segnale di comando (catene ‘non controllate’, nelle quali non si tiene conto di possibili errori di esecuzione) e catene in cui ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...