Sigla di pulse frequency modulation, che nelle telecomunicazioni designa la modulazione di frequenza con cui il segnale modulante fa variare la cadenza degli impulsi. ...
Leggi Tutto
Telematica
Paolo Marocco
Trasmissione a distanza di un'informazione strutturata e digitalizzata, effettuata tramite un segnale diffuso nello spazio o veicolato attraverso cavi e fibre ottiche, la t. [...] si è diffusa negli anni Sessanta e Settanta, come modalità di collegamento tra i grandi elaboratori centrali dell'epoca (mainframe) e i videoterminali connessi in remoto.
Negli anni Ottanta le comunicazioni ...
Leggi Tutto
telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] tempo che intercorre tra due successivi bit è n volte inferiore a quello che si ha nella trama STM-1. Per trasmettere segnali la cui velocità di cifra è diversa rispetto a quella offerta dai livelli della gerarchia, occorre inserirli in un modulo STM ...
Leggi Tutto
Uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è il radioricevitore), il cui compito è di generare una corrente a radiofrequenza, imprimere a essa, con i procedimenti della modulazione, [...] di potenza è di amplificare allo stesso modo tutte le frequenze comprese nella banda trasmessa (fm può variare, nel caso di segnali telefonici, da qualche decina di Hz a circa 3000 Hz), cioè deve essere un amplificatore lineare in tale banda.
R. a ...
Leggi Tutto
Circuito, utilizzato nella tecnica delle telecomunicazioni, che effettua l’operazione inversa della modulazione (➔) e cioè provvede a estrarre il segnale utile, o segnale modulante (o in banda base), dal [...] vi è una affinità fra i circuiti per la demodulazione e quelli impiegati per la modulazione. Due casi particolarmente interessanti sono quelli dei d. per segnali modulati in ampiezza (doppia banda laterale e portante trasmessa) e quelli dei d. per ...
Leggi Tutto
squelch In radiotecnica, dispositivo presente negli apparecchi riceventi per la soppressione del rumore di fondo in assenza del segnale utile, per es., durante la fase di ricerca delle stazioni trasmittenti [...] (sintonizzazione). Se il livello del segnale ricevuto non è di ampiezza sufficiente rispetto a quello del rumore, il circuito provvede automaticamente all’esclusione della sezione amplificatrice audio e dell’altoparlante. ...
Leggi Tutto
Sistema di rivelazione a eterodina di radioonde modulate in ampiezza, detto anche sistema a battimento zero, consistente nel far battere il segnale modulato da rivelare con un segnale, generato dall’oscillatore [...] locale (detto anch’esso o.), avente la medesima frequenza della portante del primo; il segnale rivelato è costituito dalle componenti del segnale modulante. Tale sistema, che in radiotecnica ha ceduto il passo ad altri metodi di rivelazione, ha ...
Leggi Tutto
Termine derivato dall’unione delle parole inglesi voice e coder «codificatore di suoni vocali». Nelle telecomunicazioni indica un sistema per ridurre la banda occupata da un segnale vocale, basato sull’analisi [...] compito di estrarre e di codificare i parametri caratteristici di segmenti del segnale vocale, in modo da ottenere un nuovo segnale a banda compressa. Il segnale vocale, elaborato utilizzando complessi algoritmi, viene posto in forma digitale. Se un ...
Leggi Tutto
Insieme di linee, reali o ideali, che si intrecciano formando incroci e nodi e dando luogo a una struttura complessa. Più in particolare, infrastruttura tecnica per la distribuzione di un segnale (tipicamente [...] nella banda VHF o, più frequentemente, nella banda UHF. L’uso di tali bande comporta il fatto che il segnale trasmesso può essere ricevuto correttamente quasi soltanto nei punti che si trovano in vista dei trasmettitori e pertanto questi ultimi sono ...
Leggi Tutto
Possibilità di inserirsi sulla comunicazione di un apparecchio occupato, direttamente in fonia o mediante l’invio di apposito segnale acustico; è detta anche inserzione preferenziale. È attuata solo per [...] particolari utenze o per servizi specifici ...
Leggi Tutto
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...