radiodisturbo
radiodisturbo [Comp. di radio- nel signif. c e disturbo] [ELT] Radiosegnale spurio di qualunque natura e origine, che perturbi la ricezione dei segnali di un sistema di radiocomunicazione: [...] rumore; a parità di questo fattore, esso dipende poi dalla forma d'onda dei segnali disturbanti: in generale, l'effetto di disturbo più rilevante è dovuto a segnali aventi carattere impulsivo, in quanto essi sono caratterizzati da un ampio spettro di ...
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telefonia
telefonìa [Der. di telefono] [ELT] Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione della voce e di altri suoni: v. segnali telefonici. Il procedimento della t. si può così schematizzare: [...] tempi ripetitiva, in modo che i medesimi elementi di commutazione risultano interessati, in diversi intervalli di tempo, dai segnali relativi a comunicazioni diverse. Nell'ambito di queste due categorie si sono sviluppate varie tecniche, che dalla t ...
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sintonia
sintonìa [Der. del gr. syntonía "accordo di suoni", comp. di sy´n "insieme" e tónos "suono"] [LSF] Con rifer. a fenomeni periodici e a grandezze descrittive di essi, uguaglianza di frequenza [...] a raggi catodici (cosiddetti occhi magici) e oggi si usano LED, gli uni e gli altri comandati dal segnale d'uscita del rivelatore, che è proporzionale all'ampiezza del radiosegnale ricevuto; nei ricevitori professionali si usano piccoli voltmetri ...
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Nyquist Harry
Nyquist 〈nü´qvist〉 Harry [STF] (Nilsby, Svezia, 1889, nat. SUA - Harligen, Texas, 1976) Ingegnere della American Telephone and Telegraph Corporation (1917) e poi dei Bell Telephone Laboratories [...] infatti due componenti le cui frequenze differiscono di un multiplo di 2fN, danno luogo alla stessa serie di valori di campionamento: v. segnali, elaborazione numerica dei: V 132 d. ◆ [ELT] Legge di N.: v. termometria:VI 202 c. ◆ [ELT] Luogo di N.: v ...
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Tecnica che permette di esaminare in parallelo l’intero genoma di un organismo o la totalità dei suoi prodotti su una singola lastrina di vetro o di silicio, un chip.
Abstract di approfondimento da Microarray [...] dello stesso tipo di quelli utilizzati per la tecnica aCGH. In questo caso, dopo l’ibridazione mostreranno un segnale fluorescente solo le feature corrispondenti alle regioni del genoma a cui era legato il fattore trascrizionale. Questa tecnica ...
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mouse
mouse 〈màus〉 [s.ingl. "topo", usato in it. come s.m.] [ELT] [INF] Dispositivo, adoperato soprattutto nei calcolatori personali, costituito da una piccola scatola dotata di uno o più pulsanti e [...] quindi l'immagine di un topo dalla lunga coda); il suo spostamento su una superficie piana (convertito in un segnale elettrico di solito mediante un congegno attivato dalle rotazioni di una sferetta contenuta nella scatola e sporgente dalla faccia ...
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ipsografo
ipsògrafo [Comp. di ipso- e -grafo] [MTR] [ELT] Strumento che fornisce il diagramma (ipsogramma) delle curve di livello (di attenuazione, amplificazione, ecc.) di un quadripolo elettrico, passivo [...] funzione della frequenza, costituito da un generatore a frequenza variabile che fornisce all'ingresso del quadripolo in esame un segnale di frequenza e ampiezza costante note e da un voltmetro registratore che raccoglie l'uscita, misurata in dB, del ...
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biologia Si dice di organo che in una specie è atrofizzato e non funzionale e che, al contrario, permane completamente sviluppato e funzionale in altre specie affini, come, per es., le ossa pelviche che [...] la mancanza degli arti posteriori. Anche sinonimo di rudimentale (➔ rudimentali, organi). tecnica In elettronica, qualifica data a una delle due bande laterali di un segnale modulato d’ampiezza della quale sia stata fortemente ridotta l’ampiezza. ...
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(App. V, i, p. 691)
La c. e. viene definita come l'idoneità di un dispositivo, di un apparecchio o di un sistema, a funzionare correttamente nel proprio ambiente elettromagnetico senza produrre disturbi [...] rivelatore a diodo il ricevitore/analizzatore ha la capacità di misurare il valore di picco, quasi picco e medio del segnale. La differenza fra i vari tipi di misurazione è legata alle diverse costanti di tempo, alle caratteristiche di filtraggio del ...
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analogico
analògico [agg. (pl.m. -ci) Der. di analogia "relativo a un'analogia"] [MTR] Non numerico, o non digitale, detto di strumento di misurazione che fornisce misure in maniera non direttamente [...] 47 e. ◆ [ELT] Convertitore a.-digitale, o a.-numerico: dispositivo per convertire una grandezza elettrica variabile con continuità in un segnale digitale, o numerico, cioè in una serie di bit che definisce numericamente il valore di tale grandezza. ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...