Dispositivo, apparecchio o sostanza mediante i quali si può rendere manifesto un fenomeno o rendere osservabile e misurabile un ente fisico, che di per sé non sarebbe direttamente tale ai nostri sensi, [...] gruppo di rivelazione C2R si carica, attraverso il diodo D, a una tensione vr (fig. 3) vicina ai valori di picco del segnale modulato vm, presente ai capi del circuito risonante LC1; tra un picco e l’altro il diodo è interdetto e il condensatore si ...
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battimento
battiménto [Atto ed effetto del battere, nel signif. di interferire] [EMG] Il periodico rafforzamento e indebolimento dell'ampiezza di un segnale (acustico, elettrico, ottico, ecc.) o di un'onda [...] (acustica o elettromagnetica: b. acustici ed elettromagnetici) risultante dall'interferenza tra due segnali od onde sinusoidali di ampiezza uguale e frequenza poco diversa; nel caso acustico, il suono di b. viene percepito come un suono di frequenza ...
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discriminazione
discriminazióne [Der. del lat. discriminatio -onis "scelta", dal part. pass. discriminatus di discriminare (→ discriminante)] [ELT] Atto ed effetto del separare un segnale da altri di [...] caratteristiche diverse. ◆ [ACS] D. assiale: v. ecografia: II 240 c ...
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derivatore
derivatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di derivazione "che o chi realizza una derivazione"] [ELT] Circuito che trasforma un segnale in un altro che rappresenta la derivata temporale del [...] primo. ◆ [FTC] [EMG] Nell'elettrotecnica, commutatore che serve per porre un circuito o un componente circuitale in derivazione su un altro. ◆ [MTR] [EMG] Lo stesso che moltiplicatore di portata o shunt: ...
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In fisica e tecnica elettronica, il valore di una variabile introdotta appositamente o sempre presente; in particolare, errore sistematico. Si chiama b. anche una tensione, un segnale e simili che servono [...] per portare al punto corretto di funzionamento un dispositivo, come, per es., la tensione continua di base o di emettitore di un transistore, oppure il segnale alternato ad alta frequenza che magnetizza il nastro di un registratore magnetico. ...
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modulazione
modulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] luce da parte di onde acustiche: v. modulazione della luce: IV 80 a. ◆ [ELT] M. a impulsi codificati (sigla PCM): v. modulazione di segnali: IV 81 c. ◆ [ELT] M. analogica: lo stesso, a seconda dei casi, di m. d'ampiezza, di frequenza o di fase, in ...
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telestrumento
telestruménto [Comp. di tele- e strumento] [MTR] Strumento di misurazione con lettura a distanza. È formato da un dispositivo, detto sensore, rivelatore o trasmettitore, capace di fornire [...] indicatore (eventualmente registratore), capace di misurare e indicare (eventualmente registrare) il segnale anzidetto, collegati fra loro (anche a seconda della natura del segnale) per mezzo di un collegamento meccanico (t. meccanico), di una linea ...
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detettività In fisica, l’inverso della minima potenza radiante incidente su un rivelatore di onde elettromagnetiche che dia, per larghezza di banda unitaria, un rapporto segnale/rumore uguale a 1. ...
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conversione
conversióne [Der. del lat. conversio -onis, da convertere "trasformare" e quindi "mutamento, trasformazione"] [ELT] C. da analogico a digitale: trasformazione di un segnale analogico, cioè [...] a fissione; (b) [MTR] v. sopra: C. di unità di misura. ◆ [ELT] Analizzatore a c. di frequenza: v. analisi spettrale di segnali: I 149 a. ◆ Efficienza di c.: (a) [FPL] v. confinamento inerziale: I 704 f; (b) [FSD] v. fotovoltaico, effetto: II 752 ...
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rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] condensatore C del gruppo di rivelazione si carica (fig. 2), attraverso il diodo, a una tensione vicina ai valori di picco del segnale modulato Vi, presente ai capi del circuito risonante d'ingresso; tra un picco e l'altro il diodo è interdetto e il ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...