videoregistrazione In elettronica, registrazione di immagini, o di programmi televisivi, mediante memorizzazione dei segnali video su opportuno supporto che ne consenta il successivo prelievo per la riproduzione [...] (testina) con puntina di diamante, sotto il quale ruota il disco sostenuto e guidato da un cuscino d’aria. Il segnale audio era registrato sotto forma di una successione di impulsi inseriti negli intervalli di riga e di quadro.
L’introduzione della ...
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azionamento
Alberto Bemporad
Dispositivo che converte energia elettrica in energia meccanica con caratteristiche di velocità di rotazione e di coppia selezionate da un segnale di comando (norma CEI [...] meccanico movimentato dall’azionamento, il motore eroghi velocità e coppia le più vicine possibili ai valori selezionati tramite il segnale di comando. Le misure prelevate dal motore per chiudere l’anello di regolazione possono essere sia di tipo ...
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risponditore
risponditóre [agg. e s. (f. -trice) "che risponde" Der. di rispondere, dal lat. respondere, comp. di re- "di nuovo" e spondere "promettere"] [ELT] Dispositivo che, ricevendo un segnale, [...] , costituito da un piccolo ricetrasmettitore a microonde a impulsi che, ricevendo il segnale di un radar "interrogante", risponde emettendo un segnale codificato di riconoscimento; ideato inizialmente per riconoscere via radar un aereo amico da ...
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derivatore
derivatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di derivazione "che o chi realizza una derivazione"] [ELT] Circuito che trasforma un segnale in un altro che rappresenta la derivata temporale del [...] primo. ◆ [FTC] [EMG] Nell'elettrotecnica, commutatore che serve per porre un circuito o un componente circuitale in derivazione su un altro. ◆ [MTR] [EMG] Lo stesso che moltiplicatore di portata o shunt: ...
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videoamplificatore In elettronica, amplificatore a larga banda, adatto per amplificare segnali video. La larghezza di banda di un v. dipende dallo standard utilizzato per il segnale video da amplificare [...] dai 5,5 MHz per lo standard europeo a più di 12 MHz per lo standard video ad alta risoluzione. Se il segnale video da amplificare è in banda base, le caratteristiche di un v. sono particolarmente severe, essendo richiesta assenza di distorsioni da ...
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vestigiale
vestigiale [agg. Der. dell'ingl. vestigial, da vestige "vestigio, traccia"] [ELT] Qualifica data alla banda residua di una delle due bande laterali di un segnale modulato di ampiezza che sia [...] stata parzialmente soppressa (banda v.), mediante appositi filtri v., allo scopo di diminuire l'ampiezza dell'intervallo di frequenze occupato dal segnale; per es., v. televisione: VI 97 b. ...
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deamplificazione
deamplificazióne [Comp. di de- e amplificazione] [ELT] (a) Azione di un dispositivo che riduce il valore di una grandezza relativa a un segnale. (b) Denomin. dell'amplificazione quando [...] essa risulti minore di uno. Nell'uno e nell'altro di questi due signif. è sostanzialmente sinon. di attenuazione ...
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aliasing
aliasing 〈éiliesin〉 [s.ingl. usato in it. come s.m., dal lat. alias "altro"] [ANM] [ELT] [INF] Fenomeno per cui nello spettro armonico di un segnale campionato possono comparire componenti di [...] frequenza diversa da quelle proprie del segnale medesimo, provocando un errore (errore di a.): v. analisi armonica: I 132 b e → Nyquist, Harry: Frequenza di Nyquist. ...
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videoregistratore
videoregistratóre [Comp. di video- e registratore] [ELT] Apparecchio, detto anche registratore video, per memorizzare su un supporto fisico, che attualmente è di norma un nastro magnetizzabile [...] fine su ogni canale. Nella fase di riproduzione, la testina di registrazione agisce da testina di lettura e il segnale video, amplificato, è trasferito, per la visione delle immagini, al normale televisore domestico oppure, nell'uso professionale, a ...
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supereterodina
supereterodina [Comp. di super- e eterodina] [ELT] Nella radiotecnica: (a) nome di un sistema di radioricezione (introdotto nei primi anni '30) in cui il segnale modulato ricevuto viene [...] una struttura più semplice e un guadagno più alto e più stabile di quello degli amplificatori alla frequenza variabile dei segnali ricevuti che si dovrebbero usare in alternativa; (b) qualifica o nome dei radioricevitori utilizzanti tale sistema. ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...