linea
lìnea [Lat. linea, da linum "filo di lino"] [LSF] Ente geometrico che si estende nel senso della lunghezza e, estensiv., denomin. di corpi o dispositivi nei quali la lunghezza prevale sulle altre [...] o l'altro di tali regimi di corrente derivano varie applicazioni. Così, se la l. è destinata esclusiv. a convogliare un segnale da un punto all'altro, si cerca di realizzare un regime di corrente a onde progressive, adattando per quanto possibile l ...
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scorrimento fisica In meccanica applicata, con riferimento a una superficie piana appoggiata su un piano, qualsiasi spostamento della lastra o superficie sul piano di appoggio; con analogo significato, [...] da una serie di flip-flop collegati in modo che l’uscita di uno sia connessa con l’ingresso del successivo: un segnale di cadenza applicato al circuito fa passare (o ‘scorrere’) il bit di informazione (zero o uno) contenuto in ciascun flip-flop sul ...
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altezza
altézza [Der. del lat. altitia, da altus "alto"] [LSF] Una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale. ◆ [GFS] Con rifer. alla superficie terrestre, la distanza da questa (o [...] di sondaggio e la ricezione del suo eco), cioè l'a., maggiore di quella vera, che si avrebbe se la velocità del segnale fosse sempre c (essa va invece diminuendo, sino ad annullarsi, in prossimità della zona di riflessione, ove l'a. virtuale diventa ...
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invertitore
invertitóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di invertire (→ inverso)] [LSF] Che serve a realizzare un'inversione, nei vari signif. di questo termine. ◆ [FTC] [ELT] (a) Commutatore a più vie [...] ingresso; si tratta, sostanzialmente, di due stadi amplificatori in cascata, il secondo dei quali è pilotato da una frazione del segnale d'uscita del primo stadio. ◆ [ELT] I. logico: circuito logico per effettuare l'operazione di inversione, che cioè ...
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zero
zèro [Der. del lat. mediev. zephyrum, adatt. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) del-l'arabo sifr "nulla", calco del sanscrito sunyá "vuoto"] [ALG] Numero cardinale che indica la mancanza [...] dello zero"): circuito che fornisce in uscita un impulso, su cui può basarsi un conteggio, ogni qual volta il segnale di ingresso passa per un valore prefissato, in partic. il valore zero. ◆ [MCQ] Energia di punto z.: espressione, dovuta ...
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CMOS (Complementary MOS)
Bruno Riccò
Tecnologia microelettronica, oggi largamente predominante, che fa uso di transistori MOS (Metal oxide semiconductor) sia a canale n sia a canale p (in cui la corrente [...] circuitale più classica (pienamente complementare e statica), in cui i blocchi logici sono realizzati mediante coppie di transistori di entrambi i tipi, comandati dallo stesso segnale di ingresso.
→ Microelettronica. Origini, sviluppi, prospettive ...
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propagazione
propagazióne [Der. del lat. propagatio -onis, da propagatus (→ propagatore)] [LSF] L'estendersi, l'avanzare di una grandezza fisica nello spazio o nel tempo o in ambedue; è detta spec. del-l'energia [...] la condizione di non distorsione, l'impulso iniziale si deforma lungo la linea (a nella fig. 3). La forma assunta da un segnale rettangolare che pervenga all'estremità di una lunga linea si chiama curva di Kelvin in quanto fu studiata da lord Kelvin ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] : II 37 c. ◆ [RGR] Norma di un v.: → vettoriale: Spazio vettoriale. ◆ [EMG] Potenziale magnetico v.: v. magnetostatica nel vuoto: III 604 e. ◆ [ALG] Prodotto scalare tra v.: v. sopra: [ALG] e v. cinematica: I 589 d. ◆ [ELT] Segnale v.: lo stesso che ...
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retta
rètta [f. sostantivato dell'agg. retto] [ALG] Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà caratterizzanti [...] (triodo, ecc.) con la pendenza corrispondente a una data resistenza di carico, che serve per valutare variazioni corrispondenti del segnale d'ingresso e di quello d'uscita, quale luogo dei punti di lavoro nelle condizioni considerate (per es., v ...
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In elettrologia, strumento per la misurazione di tensioni elettriche; può essere di tipo analogico o di tipo digitale e a seconda del suo range di applicazione (kilovolt, volt o millivolt) prende il nome [...] da misurare. Le principali caratteristiche sono l’elevata impedenza di ingresso, la banda di frequenza possibile per i segnali in corrente alternata e l’elevata amplificazione. Se s’impiega un amplificatore con una banda di frequenza molto ristretta ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...