Storia dei concetti e delle tecniche nella ricerca sulle reti neurali
Jack D. Cowan
(Department of Mathematics, University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
In questo saggio descriveremo diverse ricerche [...] il compito di uno solo. In reti di questo tipo un bit di informazione (la scelta tra un 1 e uno 0) non viene segnalata dall'attivazione di un neurone MP, ma dall'attivazione sincrona di molti neuroni MP. Poniamo che ∆ sia un numero tra 0 e 1; viene ...
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L'elaborazione dell'informazione per il movimento
Apostolos P. Georgopoulos
(Brain Sciences Center, Veterans Affairs Medical Center,)
University of Minnesota, Medical School Minneapolis, Minnesota, USA
L'elaborazione [...] nel campo della percezione, e si basava sulla analisi di Shannon del canale discreto, pubblicata nel 1948. In breve, se si trasmettono dei segnali di input A, B, C e D attraverso un canale discreto, i cui possibili output sono gli stessi A, B, C e D ...
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Chemiochina
Alberto Mantovani
Piccola citochina, in genere di peso molecolare inferiore a 10 kDa, con attività chemiotattica. Si definisce chemiotassi (o chemotessi) la migrazione di una cellula lungo [...] . Questi recettori sono accoppiati a G-proteine e danno luogo a una complessa catena di eventi di trasduzione del segnale che comprende la mobilizzazione del calcio, l’attivazione di fosfolipasi, l’attivazione di protein-chinasi, e l’attivazione di ...
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stimolazione autocrina
Stefania Azzolini
Stimolazione di una cellula da parte di fattori prodotti dalla cellula stessa. Diversi tipi cellulari producono una serie di citochine, ossia fattori che consentono [...] del raggiungimento del bersaglio, si può avere stimolazione autocrina, paracrina ed endocrina. Nella prima modalità, la cellula segnale ha come bersaglio dei propri prodotti sé stessa. Nel secondo tipo di stimolazione, la cellula bersaglio è vicina ...
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Elaborazione neuromorfa dei segnali sensoriali con circuiti VLSI analogici
Giacomo Indiveri
(Institut für Neuroinformatik Universität Zürich/ETH Zurigo, Svizzera)
Christoph Rasche
(Institut für Neuroinformatik [...] del circuito del recettore. Il guadagno del circuito per piccoli segnali dipende dal rapporto tra capacità (C 1+C₂)/C 1 , il rivelatore di movimento M di destra vede prima l'inizio del segnale P₁, che decade, e poi l'impulso P2. Questo impulso viene ...
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Zeitgeber
Rodolfo Costa
È un termine che deriva dalle parole tedesche Zeit, tempo, e Geber, datore. È stato adottato da Jürgen Aschoff, uno dei padri della moderna cronobiologia, per indicare qualsiasi [...] tipo di segnale in grado di modificare la fase di una oscillazione biologica endogena e, quindi, di sincronizzare l’orologio biologico che la genera con l’ambiente esterno. In natura, per la maggior parte degli organismi terrestri, lo Zeitgeber più ...
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NMDA (N-metil-d-aspartato)
Recettore per il neurotrasmettitore glutammato di fondamentale importanza nei meccanismi di plasticità neuronale e di consolidamento della memoria a lungo termine. Per poter [...] dentro la cellula, infatti, il recettore NMDA richiede non uno ma due segnali di natura completamente diversa fra loro: non solo è necessario il contatto con il glutammato, ma, contestualmente a questo legame, la membrana nella quale il recettore ...
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giunzione comunicante
Stefania Azzolini
Zona di contatto tra cellule che concorre a integrare le attività metaboliche di tutte le cellule di un tessuto. Tali giunzioni, infatti, permettono il passaggio [...] diretto di ioni e di molecole segnale fra cellule adiacenti (assicurandone, così, un accoppiamento elettrico e biochimico), e di piccole molecole dal citosol di una cellula a quello di un’altra. Al microscopio ottico è possibile evidenziare delle ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] il premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina. La tomografia, cioè la ricostruzione di un'immagine a partire da segnali tomografici, consente di costruire una funzione, denominata f(x,y), che associa un valore di attenuazione della radiazione X a ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] Potremmo partire dall'entropia H(C) dell'insieme di condizioni e dal suo valore H ( qx) condizionato a un valore x della variabile di segnale X Di qui, costruendo un'equivocazione H(C∣x) con la media H(C∣x) pesata dalle probabilità p(x), si arriva a ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...