Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] neuronici, fasi chimiche e fasi elettriche. A esse sono rispettivamente riferibili la ‘decisione’ di originare un segnale e la propagazione di quest’ultimo. Il segnale è in sé invariabile, poiché segue la legge del tutto-o-nulla, e quindi può essere ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] di espressione del g. si è andata approfondendo col passare del tempo, tanto che attualmente conosciamo molti dettagli dei segnali d'inizio e di terminazione della trascrizione dell'mRNA e della traduzione dell'mRNA in proteine; gli stessi enzimi ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] si usano vantaggiosamente per la riproduzione, sia nel modo parallelo, sia perpendicolare, in quanto, specie a bassa velocità, danno un segnale di maggiore ampiezza. I tempi di accesso sono dell'ordine dei secondi per i nastri e dell'ordine di 10−1 ...
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La grande scienza. La forma come fattore determinante della funzione cellulare
Eric Karsenti
La forma come fattore determinante della funzione cellulare
La funzione principale svolta dagli organismi [...] dorso-ventrale di molti embrioni si basa, principalmente, sull'orientamento dei microtubuli e ciò è in parte determinato dai segnali trasmessi dalla madre all'ovocita. Proprio come i mitocondri e i cloroplasti, che negli eucarioti si sono diffusi in ...
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Selezione sessuale
Malte Andersson
(Department of Zoology, University of Goteborg, Goteborg, Svezia)
La selezione sessuale deriva dalla competizione per il partner e influisce profondamente, dal punto [...] causa di una correlazione con l'abbondanza di cibo nel territorio, il tasso di canto di un maschio potrebbe fornire un segnale della sua futura prestazione come genitore e della situazione alimentare per la femmina e la sua prole (Kirkpatrick e Ryan ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] una sola settimana di vita, i piccoli di ratto imparano a percorrere un labirinto a Y e, sulla base di segnali olfattivi, scelgono la direzione giusta per raggiungere la madre anestetizzata posta al termine del labirinto.
Lo sviluppo e la ritenzione ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] detta d. ciascuna delle piastre di metallo di diametro variabile che sono inserite nella sbarra per formare il bilanciere.
Tecnica
Segnale ferroviario (ora sostituito da tipi più moderni), costituito da un d. di lamiera situato in cima a un sostegno ...
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Osservazione, a scopo di controllo, di una grandezza variabile (o di più grandezze), eseguita mediante appositi strumenti.
Diritto
M. fiscale Sistema di rilevazione ai fini fiscali di taluni trasferimenti [...] ambientale, il m. serve ad accertare nel tempo e nello spazio la presenza di sostanze che costituiscono un segnale per eventuali situazioni di perturbazione, alterazione e pericolo dell’ambiente (sia naturale sia di lavoro), a pianificare gli ...
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Difese contro le infezioni virali
Pietro Pala
(Department of Respiratory, Medicine National Heart and Lung Institute at St Mary 's, Imperial College School of Medicine, Londra, Gran Bretagna)
Tracy [...] prodotte da queste cellule T helper sono IL-l, lL-3, lL-4, IL-5, IL-10 e interferone γ. Queste sostanze chimiche segnalano ad altre cellule di prepararsi ad attaccare l'agente patogeno invasore. lL-3 è un fattore chiave che provoca la crescita e la ...
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Apprendimento canoro
Peter Marler
(Center for Animal Behavior, University of California Davis, California, USA)
Gli uccelli comunicano fra loro mediante un repertorio di vocalizzazioni. I richiami sono [...] sono in grado di distinguere gli stimoli canori che percepiscono più forti, come rivelato dalla loro tendenza a emettere più segnali di richiesta di cure parentali in risposta al play-back del canto (Nelson e Marler, 1993). La reattività innata verso ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...