Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] , come dire, in un certo senso, praticamente; ➔ intercalari). Senza parlare di tutti i fenomeni sintattici di segmentazione (➔ anacoluto; ➔ dislocazioni) e di pleonasmo pronominale. Tali forme, che risulterebbero inappropriate per iscritto, sono ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] in sede mediana: pertanto si avrà la realizzazione rafforzata di /l/ sia in [lː]ana sia in la [lː]ana; in pala invece il segmento /l/ è articolato non rafforzato. Ugualmente /r/ è rafforzata in [rː]ana e in la [rː]ana, ma non in para.
Le consonanti ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] il tema coincide con il soggetto sottinteso, tutto il resto funge da rema. La risposta di B deve dunque essere segmentata in due modi distinti, schematizzabili come segue:
(18) [Stella] ha visto dato Gomorra nuovo
(19) [Stella] tema ha visto Gomorra ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] di storia della lingua e della cultura, Torino 1984, p. 125; G. Holtus, Ordine delle parole, messa in rilievo e segmentazione nella grammaticografia italiana, in Tema-Rema in italiano, a cura di H. Stammerjohann, Tübingen 1986, pp. 1-14; G. Berruto ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] Più correttamente si parla invece di conglomerato (cfr. Benveniste 1974: 171; Beccaria 1994: 167; Dardano 2009: 189) quando un segmento di frase, preso così com’è, si cristallizza in un elemento grammaticale o lessicale: è il caso del già citato non ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] linguistica. Per la costruzione del significato sono pertinenti non solo il livello tonale degli enunciati, ma anche la segmentazione in unità prosodiche e i fenomeni legati al tempo dell’enunciato. La velocità imposta al nostro eloquio non è ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] , struttura). O ancora, può, per es., non essere adeguata alla struttura semantica proiettata dal testo la sua segmentazione in unità linguistiche, come nel testo seguente (a cui fanno peraltro difetto anche alcuni aspetti grammaticali):
(22) *Mio ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] corda, e misero in luce l’opportunità di identificare l’elemento di curva (arco infinitesimo) con l’elemento di retta (segmento infinitesimo di tangente). G.W. Leibniz, in Nova methodus pro maximis et minimis, itemque tangentibus (1684), espone poi ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] si servono non sono mai più di cinquanta e la loro media è attorno ai trenta.Ma se le parole fossero fatte di un solo segmento - come l'italiano è o il latino i ("va"') - le lingue potrebbero avere non più di una trentina di parole in tutto. A questa ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] come riflesso nella lingua di strutture proprie del contesto. In effetti, ad es., i deittici spaziali riflettono la segmentazione, ritenuta socialmente rilevante, dell’ambiente di una conversazione (nell’italiano contemporaneo, la sfera d’azione del ...
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segmentazione
segmentazióne s. f. [der. di segmentare]. – 1. Suddivisione in segmenti, o più genericam. in parti, in elementi varî (spesso uguali o simili tra loro), in senso proprio e fig.: s. di una linea; la s. di un percorso; s. di un...
segmentare
v. tr. e intr. pron. [der. di segmento] (io segménto, ecc.). – 1. tr. Dividere in segmenti, frazionare: s. una linea. Anche fig.: s. una corrente politica. 2. intr. pron. Dividersi in segmenti: si segmentava sotto i miei occhi la...