Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] orientali. Per quella assiro-babilonese, ad esempio, sappiamo mostra la fronte della casa detta del Fauno in Pompei, secondo il restauro che ne fece il Mau, con i vani tempi della repubblica e durante l'impero, magazzini nei quali si raccoglievano ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] di Carlo il Calvo. Nella cancelleria degl'imperatori tedeschi se ne hanno esempî da Ottone II i sigilli si usavano matrici diverse secondo la qualità delle materie che dovevano autorevoli e facoltosi. Nel mondo babilonese-assiro il sigillo, all' ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] , 9), al pari delle stelle (cfr. I Cor., XV, 40); le quali, secondo alcuni testi (Giudici, V, 20; Giobbe, XXXVIII, 7; Isaia, XIV, 12, di Gerusalemme fatta dai Babilonesi e per la dominazione sopra i Giudei degli altri imperi, succeduti a Babilonia, ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] ciascuno in privato la preghiera diurna. Finalmente, nella seconda metà del sec. IV, si fa cenno qua della maggior parte dell'impero carolingio si fa romana, eccellenza, e, specialmente dopo l'esilio babilonese, si erano venuti fissando salmi per ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] Persia), poi la traduzione in babilonese (lingua della Babilonia, altra provincia dell'Impero persiano). I tre testi appaiono intendersi fra loro, chiamarono i tre sistemi: primo, secondo e terzo genere di Persepoli. Soltanto verso il principio del ...
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Il titolo, giustificato dal contenuto e dal "genere" di letteratura religiosa a cui appartiene (v. apocalittica, letteratura) significa "Rivelazione". L'epiteto di "canonica", con cui si trova spesso unita, [...] parte delle visioni: Babilonia è una città che impera sulle genti: le sette teste della Bestia sono babilonese della lotta di Marduk con i mostri del Caos, trasferito in tempi remotissimi nella religione israelitica, ripalpita nell'Apocalisse secondo ...
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È un determinato punto fissato nel tempo, generalmente in corrispondenza del verificarsi d'un avvenimento di speciale importanza, e dal quale si cominciano a contare gli anni.
Oriente. - Nell'antico Oriente [...] gli Ebrei furono, dopo il ritorno dall'esilio babilonese, o la datazione secondo gli anni dei sovrani persiani, o, più tardi di datazione non divenne per altro d'uso comune che sotto l'impero.
In primo luogo, ha da esser chiarito come si addivenne a ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] di Gerusalemme non comprendeva ancora.
Quando al dominio degl'imperi assiro e babilonese si sostituì quello persiano e nell'amministrazione dell'immenso stato furono usate varie lingue a seconda della ripartizione geografica, l'aramaico fu la lingua ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] secondo il protocollo orientale, cambiato il nome in Belshassar ("proteggi la sua vita"), e fu istruito nella letteratura babilonese , in un regno eterno che avrà assoggettati a sé tutti gl'imperi (VII, 26-27). Nel capitolo VIII, dopo che un montone ...
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D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia [...] O., era la sede dell'antica città babilonese Dūr-Kurigalzu, le rovine della quale portano mamlakah, "sede del regno"), tra i secondi la al-madrasah (scuola superiore) an quali fu tenuta fino alla caduta dell'Impero, nel 1918, salvo un'occupazione ...
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