profugo
Persona costretta ad abbandonare il proprio Paese in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, per cercare protezione in una zona più sicura del suo Stato di appartenenza [...] Stati imponenti movimenti di masse. I rivolgimenti politici che si sono susseguiti in molte parti del mondo dal secondodopoguerra (rivoluzioni, colpi di Stato, conflitti a carattere locale ed etnico ecc.) hanno reso il fenomeno dei p. internazionali ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] stagione positivistica, sviluppatasi con continuità fino a oggi, ha conosciuto la sua fase di maggior fortuna a partire dal secondodopoguerra, e in particolare negli anni Sessanta e Settanta, in cui ha visto la luce una quantità davvero imponente di ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] , 1991².
Federico García Lorca nella musica contemporanea, in Quaderni di Musica/Realtà, 1990.
Teatro musicale italiano del secondodopoguerra, in Civiltà musicale, 1990, 2.
L. Pestalozza, L'opposizione musicale. Scritti sulla musica del Novecento, a ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] De Vincenzi di A. De Angelis (Il candeliere a sette fiamme, 1936), colto e pessimista interprete dell'animo umano. Nel secondodopoguerra, a parte le incursioni di scrittori della letteratura ufficiale (si pensi a C.E. Gadda, L. Sciascia e U. Eco ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] instaurò tra il principio nazionale e le esperienze politiche del fascismo e del nazismo fece sì che, nel secondodopoguerra, si attenuasse la rilevanza che il discorso e la simbologia nazionale avevano avuto nei precedenti centocinquanta anni; con ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] una poetica, lontana dal clima culturale americano del secondodopoguerra, come quella di P. Volponi (1924-1994): , Bologna 1977.
M. Petrucciani, Scienza e letteratura nel secondo Novecento. Ricerca letteraria in Italia tra algebra e metafora, Milano ...
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Sindacalismo
Bruno Ugolini
Al principio del 21° sec., il movimento sindacale italiano era appesantito da divisioni, polemiche e faticose ricuciture. Fu una fase contrassegnata, in coerenza con gli orientamenti [...] gli organizzatori (ma 700.000 secondo la questura): un evento che rappresentò (a prescindere dai dati diversi sull'entità della partecipazione) la più grande manifestazione sindacale del dopoguerra. Le parole d'ordine principali furono dirette ...
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Ricerca scientifica e tecnologica
Antonio Ruberti e Claudio Gori Giorgi
Sommario: 1. Introduzione: a) l'interazione tra ricerca e sviluppo economico; b) caratteri della ricerca scientifica nel Novecento. [...] , allo spazio e all'elettronica che caratterizzarono il dopoguerra negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei. i paesi dell'Europa occidentale vi è stato, dopo la seconda guerra mondiale, un processo di cooperazione scientifica e tecnologica che ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] mobilitate e, con grandiose parate e dimostrazioni effettuate secondo un elaborato rituale e una scenografia teatrale, portate a il relativo tipo di dominio, legato alla situazione del primo dopoguerra e alla vita del capo medesimo, hanno un ruolo di ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] psicologici. Gli sviluppi della tecnica cinematografica, uniti ai progressi dell'elaborazione teorica, portarono nel secondodopoguerra a un progressivo intensificarsi delle riflessioni e delle realizzazioni etno-visuali.
L'approccio positivistico ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...