Gli anni dal 1948 al 1959 hanno registrato successi in campo internazionale e progressi in quello interno, soprattutto per l'abilità dell'imperatore Häylp̀ Sěllāsi̯è. Liberatosi completamente dalla tutela [...] ai rapporti italo-etiopici, nell'immediato dopoguerra i cittadini italiani, considerati insostituibili elementi lingue amarica e inglese (la prima, lingua nazionale ufficiale; la seconda, lingua straniera ufficiale di fatto) hanno la forma di awḡǧ ...
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Scrittore russo, nato a Timonicha (Vologda) il 23 ottobre 1932. Figlio di contadini, operaio, esordisce in letteratura nel 1952 con un ciclo di poesie apparse sul giornale Sovetskij sport. Per un decennio [...] sorta di enciclopedia della vita della campagna russa nel dopoguerra, sottolinea l'irreparabile perdita dell'integrità e dell'armonia infelici (Vospitanie po doktoru Spoku, 1974, "L'educazione secondo il dottor Spock"), facile preda di droga e alcool ...
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Poeta, nato a Milano il 18 settembre 1922. Rifugiatosi in Svizzera nel novembre 1943, si è trasferito a Parigi nel 1947, restandovi fino al 1950 dapprima come borsista, quindi come insegnante. Redattore [...] Chiara un'importante antologia della nuova poesia italiana del dopoguerra: Quarta generazione. La giovane poesia (1945-1954). Milano 1979, pp. 1385-97.
G. Raboni, Poeti del secondo Novecento, in Storia della Letteratura Italiana, diretta da E. Cecchi ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] rapporto che alimentò nel periodo della guerra e dell'immediato dopoguerra il suo impegno intellettuale e politico, esercitato soprattutto a Ferrara e molteplice che garantisce agli autori una lettura secondo se stessi, nella tensione continua di un' ...
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) Poeta e critico inglese, morto a Exeter (Devon) il 18 settembre 1995. Dopo aver insegnato letteratura inglese nell'università dell'Essex, nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti dapprima presso la Stanford [...] università di provincia (red-brick universities) sorte nel dopoguerra in opposizione all'accademismo di Oxford e di Cambridge. che, originariamente di religione battista, si accostò in un secondo tempo alla chiesa anglicana: nel 1981 curò The new ...
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Scrittore, nato a Pola nel 1927. Ha studiato a Torino, dove si è laureato in lettere. Oltre all'attività di narratore svolge anche attività editoriale e giornalistica. La narrativa dell'A. si orienta inizialmente [...] " americano in quello del contrasto tra libertà e integrazione colto in una vicenda ambientata nella Genova del dopoguerra. Il secondo romanzo, Gli anni del giudizio (1958), già introduce nel modello neorealistico elementi di crisi con il resoconto ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] sonora, le architetture poetiche si dispongono secondo una magica geometria, le parole sembrano perdere liriche sono state tradotte in italiano da G. Musa, Poesia tedesca del dopoguerra, Milano 1958, e da A. Rendi, Giovani scrittori tedeschi, in ...
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VIGANÒ, Renata
Giuliano Manacorda
Scrittrice, nata a Bologna il 20 giugno 1900, morta ivi il 23 aprile 1976. Di professione infermiera, sposò lo scrittore A. Meluschi, che la ricordò nel finale del [...] suo romanzo Adamo secondo (1952). Di famiglia borghese decaduta per dissesti economici, la V. fu interprete fra non costa niente, Milano 1946; G. Pullini, Il romanzo italiano del dopoguerra, ivi 1961, pp. 170-71; G. Manacorda, Storia della letteratura ...
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REMARQUE, Erich Maria
Alda MANGHI
Scrittore tedesco, nato a Osnabruck nel 1898. Volontario di guerra a 18 anni, e poi per breve tempo maestro elementare, ottenne un grandissimo successo mondiale col [...] il prossimo tuo, Milano 1947), che pure hanno un loro valore di umana documentazione: sia il misero dopoguerra tedesco del primo, sia, nel secondo, il disperato ambiente degli emigrati tedeschi, sono esperienze vissute dall'autore, o almeno dalla sua ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] la vita civile e politica dell'Italia di quel primo dopoguerra. Il Valeri, nel commentare il celebre discorso del D. 13 agosto) -, che lo immobilizzò per alcune settimane. Fu questo il secondo enigma del presunto duello tra l'eroe di Fiume e il capo ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...