Pittore e incisore italiano (Roma 1924 - ivi 2001). Formatosi da autodidatta, esordì nel 1945 a Roma con scene di vita e paesaggi urbani d'impronta neorealista. Nel secondodopoguerra, dopo i soggiorni [...] a Berlino e a Parigi, fu tra i promotori della rivista Città aperta (1956) e collaborò con scritti e incisioni a varî periodici. Fedele a uno stile di timbro espressionista, aspro e incisivo, che ne caratterizzò ...
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Tra le più importanti gallerie italiane, documenta con grande ricchezza la pittura lombarda e veneta tra il 15° e il 18° secolo. Il nucleo portante della raccolta si costituì a Milano durante il regno [...] il Cristo morto di A. Mantegna, la Sacra conversazione di Piero della Francesca e la Cena in Emmaus di Caravaggio, e nel secondodopoguerra ricevette notevoli lasciti di opere di maestri contemporanei, per es. U. Boccioni, A. Modigliani, G. Morandi. ...
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(GNAM) Complesso museale romano, che ospita un'importante collezione d'arte del 19° e 20° sec. (oltre 5.000 opere). Fondata nel 1883 come organismo statutario, la GNAM aveva il compito istituzionale di [...] offrire un panorama dell'arte della nuova nazione. Nel secondodopoguerra la GNAM visse un'importante svolta, aprendo verso il moderno con acquisizioni di opere di A. Burri, L. Fontana, P. Manzoni o di lasciti (G. Balla, G. De Chirico, R. Guttuso) e ...
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Architetto tedesco (Heidenheim 1911 - Hannover 1994). Formatosi alla Technische Hochschule di Brunswick, dove poi insegnò (1953-76), fu significativo esponente della prima generazione di architetti attivi [...] in Germania nel secondodopoguerra. Attento ai rapporti con le architetture preesistenti, realizzò opere caratterizzate da sensibilità per i materiali e per il gioco dei volumi semplici: Kunstkreis di Hameln (1955-57), Christuskirche di Bochum (1956- ...
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Pittore francese (Culan, Cher, 1904 - ivi 2001). Frequentò a Parigi l'Académie Colarossi; dal 1929 espose al Salon des Surindépendents e lavorò a fianco dei Delaunay nella decorazione del Pavillon de l'Air [...] , elaborò dall'arte di P. Cézanne e di P. Bonnard uno stile prezioso nei ritmi lineari e coloristici. Tra i maggiori esponenti della pittura non figurativa francese del secondodopoguerra, si dedicò anche, dal 1969, alla tecnica del collage. ...
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Architetto (Bombay 1907 - Eye, Suffolk, 1976). Si formò a Edimburgo e a Londra, dove fu anche assistente di E. Luytens. S'impose all'attenzione nel secondodopoguerra con una ricerca tesa a rendere in [...] un linguaggio moderno schemi e forme tradizionali. Tra le sue numerose realizzazioni si ricordano la ricostruzione della cattedrale anglicana di Coventry (1951-62), l'ambasciata britannica a Roma (1961-71), ...
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Architetto tedesco (Neuendorf 1904 - Baden-Baden 1970). Allievo di H. Poelzig, è tra i più significativi esponenti dell'architettura razionalista tedesca del secondodopoguerra; dal 1947 professore all'univ. [...] di Karlsruhe. Sue opere principali: casa editrice Burda-Moden (1954), direzione delle ferriere Müller (1959) a Offenburg, magazzini Horten a Stoccarda (1961), Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche a Berlino ...
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Nome d'arte, dal 1913, del pittore F. Trombatore (Siracusa 1886 - Roma 1961), fratello di Gaetano. Studiò a Roma all'Accademia di belle arti e partecipò alla Secessione del 1913 con dipinti di impronta [...] . In contatto con l'ambiente di Valori Plastici, volse quindi la sua ricerca nell'ambito del movimento del Novecento dipingendo opere dalle atmosfere domestiche di nitore purista; dal secondodopoguerra si dedicò prevalentemente al paesaggio. ...
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Pittore italiano (Firenze 1900 - Fiesole 1988). Formatosi sui macchiaioli e su Cézanne (Taccuini, 1913-15), aderì ai movimenti della Secessione romana (1916), del futurismo (1917-19) e anche del "Novecento", [...] con opere di grandi dimensioni. Nel secondodopoguerra ritornò alla pittura di ispirazione cezanniana e futurista. ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] ha prodotta nel suo complesso e nel senso più ampio, secondo il tipo di approccio definito da E. Panofsky.
Il al di là di quelli d'Occidente.
Quattrocento. -La scena del dopoguerra si apre con il successo dello studio sull'a. dell'Umanesimo di ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...