Pittore, nato a Roma il 29 giugno 1927. Legato nella sua formazione alle esperienze delle avanguardie europee dei primi decenni del secolo, ha approfondito il suo mondo poetico personale nella ricerca [...] , lavoro condotto in antitesi a un atteggiamento di valorizzazione dell'irrazionale, come riflessione logica.
Nel secondodopoguerra ha partecipato a molti movimenti che promuovevano la conoscenza della cultura europea per favorire una partecipazione ...
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Rappresentazioni pittoriche di scene per lo più d'ispirazione socialpopolare, talvolta con intenti politici, eseguite, anche a più mani, su muri, facciate di edifici, grandi pannelli di materiale vario, [...] industrie, capaci di instillare ottimismo per il futuro.
Il mural dal dopoguerra a oggi
Decorazioni murali hanno continuato a esistere anche dopo il secondodopoguerra, animate da contenuti politici ma anche a fini puramente estetici e ornamentali ...
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Pittore italiano (Roma 1902 - ivi 1965). Con la moglie A. Raphael e con Scipione fu tra i creatori della "scuola romana" di pittura, che intorno al 1930 si pose come reazione nei confronti della retorica [...] dipinti che nell'esaltazione elegiaca delle vecchie case sventrate si oppone all'urbanistica fascista a Roma. Nel secondodopoguerra si fece sempre più pressante nelle sue composizioni la necessità di un superamento della forma naturalistica, attuato ...
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Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] vie di collegamento con Trento a N, Venezia a E, Milano a O, e a S della ferrovia (Borgo Roma). Nel secondodopoguerra, a un’intensa opera di ricostruzione del nucleo storico, seriamente danneggiato dai bombardamenti, si accompagnò una nuova fase di ...
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Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] musica pop come fenomeno commerciale crebbe con l’aumento del benessere conseguente alla congiuntura economica positiva del secondodopoguerra e con la nascita di una nuova categoria sociale, quella degli adolescenti come soggetti attivi di consumi ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] la compattezza e l’unicità sia dello stesso concetto di Rinascimento, sia di quello di m., inteso come stile unitario.
Dal secondodopoguerra e soprattutto dagli anni 1960 (G. Briganti; relazioni di C.H. Smyth e di J. Shearman al 20° Congresso di ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] come materia di base ritmicamente organizzabile (J. Itten) segna una serie di importanti esperienze che condurranno, nel secondodopoguerra, alle ricerche di «cinetismo virtuale», ossia di «movimento» soltanto ottico, di V. Vasarely (➔ optical art ...
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Arte e architettura
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in Russia nel complesso clima d’impegno ideologico e culturale degli anni successivi alla Rivoluzione del 1917. Sulla base di stimoli e suggestioni [...] L. Moholy-Nagy), francesi (Abstraction-Création), una poetica costruttivista informa l’attività di artisti attivi anche nel secondodopoguerra, come M. Bill e J. Albers.
Matematica
Indirizzo epistemologico (sostenuto nella sua forma più radicale dai ...
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Pittore (Sassari 1885 - Milano 1961). Dopo l'adesione al futurismo, fu nel primo dopoguerra tra i più convinti sostenitori dell'esigenza di un ritorno all'ordine, che espresse attraverso uno stile definito [...] "La Sapienza", Roma, 1935; Palazzo di Giustizia, Milano, 1936; Palazzo dei Giornali, Milano, 1939-42). Dal secondodopoguerra, isolato e provato dalla morte della figlia, tornò alla pittura da cavalletto dipingendo opere d'intensa espressività che ...
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déco (arts déco) Termine usato per designare lo stile diffuso in Europa e negli Stati Uniti dagli anni 1920, caratterizzato da forme classiche e misurate, di gusto modernista, geometrico e prezioso. Giunto [...] perciò detto anche Stile 1925, il d. si affiancò alle ricerche razionaliste, che si sarebbero affermate poi nel secondodopoguerra.
Il d. rappresentò una risposta alla necessità dell’invenzione di uno stile ‘moderno’ nelle arti applicate, posta dall ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...