Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] omogeneizzò gradualmente nella seconda metà del 19° sec. (per l’Italia ➔ sindacato).
Dalle origini alla metà dell’Ottocento
Il movimento operaio inglese fu il primo a costituirsi; influenzato dai principi della Rivoluzione francese, attraversò una ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] . Fu l’inizio della rivoluzione industriale giacché, avendo il e tariffe, bilanci delle imprese elettriche). La seconda fase inizia con la l. 1643/1962, e dell’esempio francese (1945-6) e inglese (1948), sancisce la nazionalizzazione del settore e ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] letteraria. Il sensismo inglese, le esperienze illuministiche, affermarsi del romanzo come genere. La Rivoluzione francese rinnova profondamente la cultura del l , e nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, a valere per ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] di 5500 Å, si ottiene la regola pratica secondo la quale per un telescopio visuale l’ingrandimento massimo ragione.
Per quanto riguarda la Rivoluzione francese, invece, è emblematico (17° sec.). Per il filosofo inglese il p. dello Stato nasce da ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] far pervenire a Wellington in Spagna grosse somme inglesi. In questo modo si sviluppò la grande di Parma, con utili ingenti. La rivoluzione del luglio 1830, e più ancora quella così una vigorosa ripresa sotto il secondo Impero. La loro influenza sulla ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] quasi 19.000 dollari l'anno (nel 1991 secondo le stime della Banca mondiale), si colloca in una fra l'adozione del modello inglese a un turno e il (Un foro nel parabrezza, 1971; Tanto la rivoluzione non scoppierà, 1976; Il giorno degli assassinii, ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] Significativo in questa rivoluzione diretta a rafforzare nota inoltre nella frequenza con cui l'inglese americano cambia la categoria grammaticale nella . Dick, Il cacciatore di androidi; nell'ambito del secondo, oltre a molti film di B. De Palma ( ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] 'analisi delle conseguenze che la rivoluzione tecnologica in atto è destinata . Le teorie di Worsaae, tradotte in inglese nel 1840, furono raccolte dai membri della favore degli artisti. Ora, dalla seconda metà dell'Ottocento, lo scambio e ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] dalla fotografia. Ed ecco che l'inglese C. Beaton (1904-1980), proprio secondo una tecnica arcaica appositamente recuperata − che danno un'eccezionale resa dei neri e delle loro modulazioni. Penn non è solo fotografo di m., ma la rivoluzione ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] l'aspetto più rilevante della politica cinese, dalla rivoluzione culturale in poi, consiste nello sforzo costante di (Tapiola) e in Svezia, e per alcune new towns inglesi della seconda e della terza generazione (Hook, poi non realizzata, Cumbernauld, ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...