Relazioni internazionali
Carlo Maria Santoro
Definizioni
Oggetto della disciplina politologica delle 'relazioni internazionali' è lo studio della politica internazionale. La politica internazionale [...] inglese E. H. Carr (v., 1939), la cui opera più significativa, apparsa all'inizio della seconda of scientific revolutions, Chicago 1962 (tr. it.: La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino 1969).
Kupchan, C.A., The vulnerability of empire, ...
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Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] - appassionò l'opinione pubblica inglese della prima metà dello scorso embrioni dei futuri partiti di massa. Secondo la famosa tesi di Rokkan (v 'economia politica dell'emancipazione della donna, in La rivoluzione più lunga (a cura di M. Gramaglia), ...
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Magistratura
Carlo Guarnieri
Introduzione
In tutte le società caratterizzate da un certo grado di differenziazione strutturale esistono ruoli specializzati cui viene affidato istituzionalmente il compito [...] diritti la cui ampiezza può variare a seconda dei momenti storici e che anzi tende oggi tenace: qui la Rivoluzione e le successive riforme paesi anglosassoni. Si consideri anzitutto il caso inglese. Qui lo sviluppo istituzionale si caratterizza per ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] con succursale nella capitale inglese; Valerio Pistrucci, professore Institution per deporre il loro voto secondo i decreti dei governi di Toscana Utet, Torino 2008.
S. La Salvia, La rivoluzione e i partiti. Il movimento democratico nella crisi dell ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] dell'unico regno dei Franchi, e rinnovò per la seconda volta il rito con cui Samuele aveva unto ( ed ivi fu conservata fino alla rivoluzione francese.[7] Il breve idillio accarezzato questa prima redazione il «decretista» inglese s'ispira, al pari del ...
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Sistemi giuridici comparati
Giovanni Bognetti
Sistemi giuridici e grandi modelli
Gli ordinamenti giuridici consistono in gruppi organizzati di soggetti umani i quali, per realizzare fini che coltivano [...] sempre in movimento, lento o rapido a seconda dei casi, ma mai in semplice conformità law', con nome suggerito da studiosi inglesi in funzione di contrasto col diritto del in seguito si impose la radicale rivoluzione del comunismo. Questo, nel suo ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] grandi città fin dal XII o XIII secolo.
Secondo la cronaca di Kano, in questa città esistevano portata nazionale votata dal Parlamento inglese nel 1563, rammentava che l francesi e fin dai primi tempi della Rivoluzione, nel 1791, la legge Le Chapelier ...
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Organizzazioni internazionali
Sergio Romano
di Sergio Romano
Introduzione
Sino alla Rivoluzione francese la società internazionale è ancora, per certi aspetti, feudale: una sorta di grande piramide [...] rimpicciolito dalla grande rivoluzione ferroviaria, dall'apparizione fu quello della Wimbledon, una nave inglese carica di munizioni a cui il direttore governo durante il lungo esilio londinese della seconda guerra mondiale. Rimase in carica dal 1 ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] inquadramento feudo-vassallatico del regno inglese in forme più sistematiche di quanto e di una certa autonomia di gestione.
A seconda del tipo di produzione, prevalentemente pastorale, o a secoli, fino alla rivoluzione industriale, le innovazioni ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] suo governo, per vincerne le ultime esitazioni, l’ambasciatore inglese presso il re di Sardegna, poi primo rappresentante della , però, la tesi storiografica secondo cui l’accentramento fu funzionale a evitare la rivoluzione sociale ha fatto il suo ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...