Poema eroicomico in ottave di A.Tassoni.
Trama: l'opera è imperniata sull'episodio, in parte storico, di una secchia rapita dai Modenesi ai Bolognesi (sec. 14°); il rapimento provoca una guerra alla quale [...] partecipano anche gli dèi dell'Olimpo; tra i Modenesi è il codardo spaccone conte di Culagna, innamorato della bella Renoppia, la quale, con una schiera di donne, mette in fuga i Bolognesi ...
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Scrittore (Modena 1565 - ivi 1635). La sua figura di autore si impose nella letteratura italiana soprattutto con la composizione de La secchia rapita (1621), poema eroicomico con il quale T. tentò di dare [...] contemporanei. Argomento è la guerra tra Bolognesi e Modenesi in seguito al rifiuto di questi ultimi di restituire appunto la secchia rapita; alla guerra partecipano gli dèi dell'Olimpo dall'una e dall'altra parte. Sebbene le intenzioni di T. fossero ...
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Scrittore francese (Parigi 1608 circa - ivi 1680), fratello di Charles, Claude e Nicolas. Fu ricevitore generale delle finanze e si occupò di letteratura. Tradusse in prosa francese la Secchia rapita di [...] Tassoni (1678) e scrisse una prefazione con la quale prese posizione, in favore dei moderni, nella Querelle des anciens et des modernes, a cui si collegano anche alcuni suoi saggi critici. Aveva già pubblicato ...
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Poligrafo (Ficarolo 1701 - Ferrara 1772), autore di una biografia dell'Ariosto, premessa all'edizione delle Opere da lui curata (1741); del 1º vol. delle Memorie istoriche di letterati ferraresi (post., [...] a cura del figlio Lorenzo, 1777); di note alla Secchia rapita del Tassoni (1744) ecc. Scritti di varia natura (alcuni leggeri e satirici, altri più impegnati e ricchi di erudizione) furono da lui stesso raccolti nei 3 volumi delle Prose italiane ( ...
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Letterato corso (Bastia 1787 - ivi 1861). Esponente dell'italianismo corso, avversò Napoleone, e fece parte del Comité supérieur costituitosi a Bastia nel 1814 contro i Francesi. Scrisse in italiano, tra [...] Bastia o il Rimedio, in cui sono messi in ridicolo i magistrati boriosi e ignoranti mandati in Corsica. L'opera principale è però la Dionomachia in otto canti (1817), ritenuta da Tommaseo il più bel poema eroicomico italiano dopo la Secchia rapita. ...
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Letteratura
Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia [...] , come l’Orlando furioso di L. Ariosto; poema eroicomico, che costituisce una parodia dei poemi epico e cavalleresco, come La secchia rapita di A. Tassoni; poema didascalico, come le Georgiche di Virgilio, Il Giorno di G. Parini ecc.
Il termine è ...
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CLARETTI, Onorato
Massimo Firpo
Figlio di Pietro e di Onorata Caissotti, nacque nell'ultimo decennio del sec. XVI, quasi certamente a Nizza, dove fin dagli inizi del secolo è documentata la residenza [...] ancora inedito poema tassoniatio, che verrà pubblicato a Parigi nel 1622 non senza un'esplicita menzione del "sagace Claretto" (A. Tassoni, La Secchia rapita. L'Oceano e altre rime, a cura di G. Rossi, Bari 1930, pp. 47 s.; cfr. anche pp. 331 s.). Ma ...
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Poeta (Pistoia 1566 - ivi 1645). Fu a Napoli al servizio dei principi di Sulmona, poi a Milano al seguito del card. Federico Borromeo, per 6 anni, quindi a Roma e in Francia, segretario di Maffeo Barberini [...] ), che diede luogo a una vana controversia, se, cioè, il merito di avere inventato il genere eroicomico spettasse a lui o ad Alessandro Tassoni (la cui Secchia rapita, pubblicata soltanto nel 1622, in quegli anni era già stata diffusa manoscritta). ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] ) tre-quattrocenteschi, le sacre rappresentazioni (per es., quelle di Feo Belcari), e anche i poemi eroicomici, dalla Secchia rapita di Alessandro Tassoni ai Paralipomeni della Batracomiomachia di ➔ Giacomo Leopardi.
L’ottava (anche ottava toscana) è ...
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BARISONI, Albertino
Giorgio E. Ferrari
Figlio di Marcello, nacque a Padova il 7 sett. 158. 7Non deve pertanto confondersi con l'omonimo zio, che fu vicario di Mirano nel 1595, e in onore del quale si [...] 187 S:; C. Trabalza, Storia della grammatica italiana,Milano 1908, p. 301, n. 2; V. Santi, La storia nella "Secchia rapita", II, Modena 1909, passim;A. Maschietto, La diocesi di Ceneda... con notizie storico-artistiche,Vittorio Veneto 1915, p. XVIII ...
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secchia
sécchia s. f. [lat. tardo *sĭcla, class. sĭtŭla]. – 1. Recipiente di materiale vario (un tempo di legno o metallo, oggi anche di materiali plastici), in genere di forma troncoconica (con bocca più larga della base), munito di un manico...
secca
sécca s. f. [der. di secco]. – 1. Tratto del fondo marino poco al disotto della superficie delle acque, spec. quando sia rialzato rispetto ai fondali vicini, così da essere pericoloso per la navigazione: s. di sabbia, di corallo; andare...