MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] e riprendere il vecchio incarico di professore pubblico, accettando uno stipendio inferiore a quello offertogli dalla Comunità di Sebenico in Dalmazia. Anche altre città si contesero la sua presenza: dovette declinare l'invito di Foligno per l ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] . Veneziano, poi, era il nerbo delle forze navali, allestite anche dalle città istriane e dalmate, da Traù, Cattaro, Sebenico, Cherso, Lesina, Arbe, ecc. E la vittoria si dové specialmente a queste forze, al settantenne ammiraglio e provveditore ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] del palazzo Cresci-Antiqui in via della Loggia (sec. XV), sono da ammirare le opere di Giorgio Orsini da Sebenico, il più schietto erede del fiammeggiante gotico veneziano. La Loggia dei Mercanti (1459) se ricomposta idealmente nella sua genuina ...
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Trattati internazionali
Sergio Romano
Introduzione
I trattati internazionali sono anzitutto contratti. Gli Stati, come gli individui, ne hanno bisogno per commerciare, navigare, difendere i propri beni, [...] l'Italia, dopo la costituzione della Croazia in Stato indipendente, ottenne in affitto per venticinque anni la regione di Zara, Sebenico, Spalato, le isole dalmate e la baia di Cattaro; il trattato di pace con cui fu costituito il Territorio libero ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] tutto l'inverno standosene a Capodistria, poi nel maggio 1512 si portò a Veglia, donde passò a Zara e poi a Sebenico giù giù sino a Lesina. E dovunque trovò corruzione, abusi, violenze, che represse con mano pesante, processando e impiccando.
Sanuto ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] la minacciosa potenza. Cominciò col fare larghe concessioni ai Pisani e ai Genovesi; poi, tolse ai Veneziani Spalato, Sebenico, Ragusa, e altri luoghi della Dalmazia; quindi occupò Ancona, col disegno di farne la base di operazioni contro ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] marittima in Dalmazia, che portò alla conquista di Lesina, Curzola, Spalato e Traù e alla dedizione di Cattaro e Sebenico (294).
Conclusione: verso la conservazione degli assetti istituzionali e sociali
Le modalità delle conquiste del 1404-1405 e ...
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sebenicense
sebenicènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Sebenico (croato Šibenik), sulla costa dalmata; come sost., abitante o nativo della città di Sebenico: il grande lessicografo e poeta s., N. Tommaseo (1802-1874).
veneto
vèneto agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venĕtus]. – 1. a. Della regione del Veneto (Venezia Euganea) o, con senso più ampio, del territorio comprendente le Tre Venezie (escludendo per lo più la Ladinia dolomitica e il Friuli): essere...