Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] furono poste da J.-Ph. Rameau (Traité de l’harmonie, 1722), la cui concezione si scontrava però con quella empirista della scuola del basso continuo, ponendo così le basi per una secolare diatriba tra l’a. vista come scienza o come arte. Nel 19 ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] sotto la direzione del padre Angelo Bellincampi, nel 1875 ottenne di essere assunto come prefetto, cioè istitutore, al collegio delle Scuole pie di Savona, dove frequentò il liceo.
Nel 1878 si iscrisse alla facoltà di lettere del R. Istituto di studi ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] 24 ottobre 1923, n. 250), il quale «sancisce l’uso dell’italiano come unica lingua dell’istruzione in tutte le scuole del Regno, quindi anche nelle nuove province» (Klein 1986: 72). L’applicazione di tale strumento normativo (con particolare riguardo ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] e ha dato vita, intorno alla metà del XX secolo, alla cosiddetta traduttologia, studio prevalentemente linguistico del processo traduttivo (Scuola di Lipsia con Otto Kade, Albrecht Neubert, Gert Jäger, Wolfram Wilss; cfr. Mounin 1963; Wilss 1977), e ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] fino al varo dello statuto del 1979.
La letteratura catalana vanta tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13° una scuola poetica propria, anche se di lingua e ispirazione provenzale (G. de Berguedà, Cerverí de Girona, Uc de Mataplana, R. Vidal de ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] lingua dotta e artificiosa e i cui rappresentanti più famosi sono M. Kumaratunga e R. Tennakoon; i moderni, indicati come Scuola poetica di Colombo, che usano il linguaggio di uso corrente e s’ispirano a temi della vita quotidiana: notevoli gli esiti ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] più efficace penetrazione apostolica.
Vita
Allievo di Aimone a Fulda e di Alcuino a Tours, sacerdote a Fulda (814), ne diresse la scuola e ne divenne poi abate (822-42). Fedele a Ludovico il Pio e a Lotario, nell'842 dovette rinunciare alla dignità ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] del monolinguismo e dell'impermeabilità dei sistemi (Weinreich 1968, p. 648; Sala 1988, pp. 7-27). L'attenzione della Scuola di Praga rivolta alla natura della strutture fonologiche favorì, ciò non ostante, l'elaborazione di una serie di principi ...
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Linguista francese, nato nel 1902 ad Aleppo (Siria), morto nel 1976. Studiò a Parigi, dove fu allievo di A. Meillet (doctorat-ès-lettres, 1935). Direttore di ricerca all'École Pratique des Hautes Études [...] stessa irripetibilità e individualità della sua personalità di studioso hanno impedito il formarsi di una vera e propria scuola di discepoli intorno a lui, o l'affermarsi di un indirizzo propriamente 'benvenistiano' in linguistica, e questo malgrado ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] è una ghirlanda (Franco Sacchetti, Trecentonovelle, in OVI)
(53) Dice uno scolaio contra ad un altro: «Tu se’ venuto troppo tardi a scuola». Et esso dice: «A te no ’nde rispondo» (Brunetto Latini, La Rettorica, in OVI)
(54) E poi che fu morto, alla ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...