Musicista (Bari 1530 circa - Napoli 1615 circa). Membro dell'accademia del principe Gesualdo di Venosa, compose musica sacra, profana e strumentale (pubbl. 1561-87) e scrisse un trattato di contrappunto: [...] Regole di musica (1609). I suoi ricercari sono all'origine dello sviluppo della scuola organistica napoletana. ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] più belle e appassionate del repertorio lirico di ogni tempo.
Vita e opere
Di povera famiglia, fu accolto novenne alla "scuola caritatevole di musica" di J. S. Mayr, ove studiò specialmente il canto e iniziò lo studio del contrappunto. Si perfezionò ...
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Cantautore italiano (n. Monfalcone 1934). Cresciuto a Genova, e inizialmente dedicatosi alle arti grafiche e visive, comincia a cantare e a comporre per caso, ispirandosi a temi e voci della canzone esistenzialista [...] francese, ma trovando presto una nuova vena condivisa dalla scuola genovese. Dopo i successi dei primi anni Sessanta (La gatta, Sassi, Sapore di sale, Senza fine, Il cielo in una stanza), ha consolidato la sua fama nel corso degli anni Ottanta. ...
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Kremer, Gidon
Federico Pirani
Violinista lettone, nato a Riga il 27 febbraio 1947. Ha studiato violino dapprima sotto la guida del padre Markus e del nonno materno K. Brückner, entrambi noti musicisti; [...] è stato poi allievo di V. Sturestep alla scuola di musica di Riga, e si è perfezionato al conservatorio di Mosca (1965-73) con D. Ojstrach e P. Bondarenko. Premiato nel concorso Reine Élisabeth (Bruxelles, 1967) e in quello di Montréal (1968), ...
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Musicista e teorico (Chioggia 1517 - Venezia 1590). Cantore, organista e direttore della cappella di S. Marco a Venezia, è considerato per i suoi lavori musicologici il maggiore teorico del Cinquecento; [...] tonalità moderna.
Vita
Prete (1540), fu a Venezia (1541) alla scuola di A. Willaert. Dapprima cantore, poi organista, infine (1565) Z. infatti non mostrò di accorgersi delle conquiste della scuola romana, né di quelle di A. Gabrieli. Quale teorico ...
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Musicista (probabilmente Condé-sur-l'Escaut 1450 circa - ivi 1521). La sua figura è tra le maggiori del suo ambiente storico, e si delinea come quella d'un rinnovatore della poetica e dell'arte musicale: [...] tutte le ricchezze contrappuntistiche della seconda scuola fiamminga sono da lui conservate e sfruttate, ma - dalla prima fase della sua carriera di compositore fino all'ultima - sono sempre maggiormente rivalutate ai fini d'un intenso, imperioso ...
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CLINIO, Teodoro (Clingher, Climus, don Teodoro da Venezia)
Oscar Mischiati
Nacque probabilmente a Venezia certamente prima del 1560 (dato che nel 1584 egli era già sacerdote). Si ignora con chi abbia [...] è costituito dalla netta preponderanza di composizioni a 8 e 12 voci, concepite nello stile magniloquente tipico della scuola veneziana. Del tutto eccezionali sono i mottetti Lamentabatur Iacob e Nuptiae factae sunt; il respiro monumentale di tali ...
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Musicista (Cristiania 1840 - Copenaghen 1911); studiò a Lipsia con E. F. E. Richter, F. David e K. Reinecke. Celebre violinista, fu direttore della Società musicale di Cristiania e del Teatro reale di [...] Copenaghen. Come compositore è considerato uno dei più significativi esponenti della scuola norvegese del sec. 19º. Nella sua produzione, che armonizza abilmente elementi etnici e stilemi del romanticismo tedesco, si distinguono: due sinfonie (1867 e ...
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Violinista (Bordeaux 1880 - Monte Cemet, Basse Alpi, 1953). Studiò al conservatorio di Parigi con M.-P.-J. Marsick, divenendo ben presto uno dei più celebri concertisti di violino. Costituì anche un famoso [...] trio con P. Casals e A. Cortot. Fondò con M. Long una scuola di musica a Parigi. Morì in un incidente aereo. ...
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FABERI (Faberio), Lucio
Maria Silvia Campanini
Nacque probabilmente a Sarsina (prov. di Forlì), entro il sesto decennio del sec. XVI, prima che il padre, Giacomo, "scrittore eccellentissimo" (Ghiselli, [...] in accademia, sul modello di quella romana di S. Luca - del ruolo storico di primo piano ormai assunto dalla scuola pittorica bolognese nell'ambito dei movimenti di riforma pittorica di fine Cinquecento. Il sontuoso apparato, coralmente allestito dal ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...