CEVA, Giovanni
Ugo Baldini
Nacque a Milano, da Carlo Francesco e da Paola de' Colombi, molto probabilmente nel dicembre del 1647. Come il fratello Tommaso, compì i primi studi nel locale collegio gesuitico, [...] da B. Castelli e proseguita con l'intera scuola galileiana.
Nei primi anni del sec. XVIII il , Intorno ad un'operetta di G. C., matematico milanese, in Riv. ginnasiale e delle scuole tecniche e reali, VI (1859), pp. 191-206 (poi in Opere matem., I, ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] e vengono ricavate nuove -- asintotiche alquanto semplici; Ricerche asintotiche sopra una classe di equazioni differenziali non lineari, in Annali d. Scuola Norm. Sup. di Pisa, s.3, V (1951), pp. 1-28 premesso un teorema sopra la stabilità della ...
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FANTONI, Filippo
Antonella Pagano
Figlio di Romolo, proveniente da nobile famiglia, nacque presumibilmente intorno al 1530 a Firenze, come attesta l'appellativo di "Florentinus" sempre presente accanto [...] di Galileo nella storia della filosofia, in Annali delle università toscane, XXXI (1912), p. 36; C. Fedeli, Ilmetodo galileiano e le scuole di scienza e di medicina all'Università di Pisa, Pisa 1919, p. 21; Ch. B. Schmitt, The faculty of arts at ...
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FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] (1907), 1, pp. 206-211; in Atti d. Accad. d. scienze di Torino, XLII (1906-07), pp. 318-320; R. Pélissier, Per il cinquantenario della scuola d'ingegnerta di Roma, Roma 1924, pp. 44-47; Annuario dell'Università di Roma, anno accad. 1906-07, p. 165. ...
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PIZZARDO, Battistina
Ugo Berti Arnoaldi
PIZZARDO, Battistina (Tina). – Nacque a Torino il 5 febbraio 1903 da Francesco, impiegato della Reale Mutua Assicurazioni, e da Rosalia Musso.
Rimasto precocemente [...] .S. Roero, T. P. Rieser, in Numeri, atomi e alambicchi. Donne e scienza in Piemonte dal 1840 al 1960, I, a cura di E. Luciano - C.S. Roero, Torino 2008, pp. 124-127; Ead., T. P., in http://www.peano2008.unito. it/scuola/pizzardo.pdf (26 agosto 2015). ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] ; sia che il n. sia definito come elemento costitutivo della realtà (in luogo delle ἀρχαί dei naturalisti) dalla scuola pitagorica, sia che esso rappresenti invece, come avviene in Platone, il ‘limite dell’illimitato’, nonostante la sua esitenza ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] della f., che avrebbero sovvertito con effetti disastrosi i ruoli tra i suoi componenti.
Tra gli antropologi della scuola funzionalistica britannica, A.R. Radcliffe-Brown (Structure and function in primitive society, 1952) accantonò lo studio storico ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] di massimizzare le quote di produttività e di profitto. Le ricerche di Mayo inaugurarono una vera e propria scuola di pensiero che tendeva a dimostrare come, introducendo elementi di forte motivazione personale e di identificazione con gli ...
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Matematica
Calcolo delle variazioni
Ramo della matematica che studia i metodi per ottenere i massimi e i minimi di un insieme di elementi (in generale funzioni) considerati come punti di un opportuno spazio [...] Variazioni su un Valzer di Diabelli, di Beethoven (op. 120). La tecnica della v. passò poi, attraverso i romantici, alla scuola di Vienna e da essa alla musica contemporanea, che ne ha radicalmente ripensato i presupposti, facendone la base del suo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] 1348, riportava, tra i molti dati su Firenze, una cifra oscillante tra 1000 e 1200 bambini i quali frequentavano sei diverse scuole d'abaco in città.
In ambito geometrico, sulla scia della Practica geometriae di Ugo di San Vittore si svilupparono una ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...