dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] e ha creato il dizionario multimediale
Vari tipi di dizionario
Quasi tutti, di sicuro tutti quelli che sono andati a scuola, hanno fatto l'esperienza di consultare il dizionario, o vocabolario, per conoscere o verificare il significato di una parola ...
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HALLIDAY, Michael Alexander Kirkwood
Giulio Lepschy
Linguista inglese, nato a Leeds il 13 aprile 1925. Si è laureato in lingua e letteratura cinese all'università di Londra, e si è perfezionato in Cina [...] . Intorno alla sua opera si è raccolta una feconda scuola di linguistica che è stata chiamata ''funzionale'' e '' un lato della linguistica saussuriana, della glossematica di L. Hjelmslev, della Scuola di Praga, e di B. L. Whorf, e dall'altro della ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] (dall’Unità d’Italia a oggi), «Rivista italiana di onomastica» 5, pp. 115-147.
Còveri, Lorenzo (1981-1982), Dialetto e scuola nell’Italia unita, «Rivista italiana di dialettologia» 5-6, 1, pp. 77-97.
Còveri, Lorenzo (1984), Mussolini e il dialetto ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] , ideato e realizzato a partire dal 1979 a Saarbrücken da Max Pfister (cui si affianca Wolfgang Schweickard) e dalla sua scuola (si veda la versione in linea, al momento [2010] incompleta, http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/lei ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] . Questo comporta, per es., che l’ufficializzazione esterna della lingua di minoranza, e soprattutto il suo ingresso nella scuola possono (e talora debbono) essere posposti fino a stadi relativamente tardivi; e ciò va contro lo spontaneo sentire ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] corso della seconda metà del secolo a scapito del tedesco, e pure a Trieste, nonostante l’obbligo del tedesco nelle scuole elementari e negli impieghi pubblici. In Sicilia un provvedimento del 1738 dispone l’uso dell’italiano in luogo del latino o ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] pelli stampate.
Figura di rilievo dei primi decenni del 20° sec. è M. Bojčuk (1882-1939) che, con la sua scuola (I. Padalka, V. Šedljar, O. Pavlenko, S. Nelepinskaja-Bojčuk, M. Rokickij), svolge un ruolo importante nel periodo sovietico, nell’ambito ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] dei suoi usi si è ampliata nei secoli e va oggi dal parlato quotidiano alla letteratura, dalla scienza alla scuola, dalla religione all’amministrazione e alla giustizia.
L’inventario delle categorie lessicali dell’italiano – o, se si preferisce una ...
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CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] , e con entro d'assai belle descrizioni, e di moltissime belle parti, ma non mai un libro che meriti di farci scuola": Bibl. naz. Braidense, AC.XI.27), uomo scrupoloso e amante dell'ordine nei numerosi incarichi pubblici, partecipe, seppur con molta ...
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BENE da Firenze
Nacque, a quanto affermò egli stesso, a Firenze, in data imprecisata, ma sicuramente dopo la metà del sec. XII. È probabile che compisse gli studi a Bologna, dove negli anni intomo agli [...] riservava solo la possibilità di accettare un eventuale "offitium clericale" nella sua città natale, che gli consentisse di insegnare nella scuola del duomo di Firenze. Questo caso tuttavia pare non si sia mai verificato; ancora nell'anno 1226 B. si ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...