stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] prima stoa. Seneca, Epitteto e l’imperatore romano Marco Aurelio si annoverano fra i massimi esponenti di questa fase. La scuolastoica ebbe grande importanza nel mondo romano, dove l’etica da essa elaborata, esaltando la libertà e la dignità dell ...
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I rappresentanti del movimento filosofico iniziato nell’età di Socrate da Antistene e perpetuatosi in tutto lo sviluppo della cultura antica. Il nome deriva dal ginnasio di Cinosarge, il luogo di riunione [...] la παρρησία, la libertà di linguaggio e di giudizio, è scuola di dura sincerità morale.
La scuola cinica ebbe una vita lunga, mantenendo una sua propria fisionomia accanto alla scuolastoica e protraendosi fino al 4°-5° sec. d.C. Letterariamente ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] , e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia greca"), con l'interpretazione allegorico-naturalista data dalla scuolastoica all'antica mitologia. ...
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Filosofo greco (n. 336-35 - m. 264-63 a. C.), fondatore della scuolastoica. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna: ma, costretto da un naufragio [...] e Polemone dall'altro. Intorno al 300 a. C. fondò una sua scuola, che dalla Στοὰ ποικίλη, (cioè dal "Portico dipinto" per le pitture lo adornavano) in cui ebbe sede, trasse il nome di stoica, o, più semplicemente, di Stoa (lat. Porticus). Secondo ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] e dal suo scolaro Ecatone di Rodi. Tornato ad Atene, successe nel 129 ad Antipatro di Tarso nello scolarcato della scuolastoica. Dei suoi scritti ci restano solo frammenti. Lo stoicismo di P. è caratterizzato dalla ripresa di motivi platonici (del ...
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ZENONE di Tarso
Guido CALOGERO
Filosofo greco, vissuto fra il sec. III e il II a. C. Seguace di Crisippo, gli successe, quando questi morì, (208-205 a. C.) nello scolarcato della scuolastoica, che [...] Laerzio, il quale dice che "scrisse pochi libri ma lasciò molti scolari" (VII,1, 30), e lo annovera tra gli stoici che suddividevano l'ambito della filosofia in sei parti: dialettica, retorica, etica, politica, fisica, teologia (VII,1, 33; e cfr ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] la filosofia per eccellenza; vestendo infatti i panni della filosofia, ne assunse concetti e metodi (provenienti soprattutto dalla scuolastoica e da quella platonica).
Nel II sec. gli apologisti, nell'intento di presentare il cristianesimo in modo ...
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CRISIPPO (Χρύσιππος, Chrysīppus)
A. Giuliano
Filosofo nato a Soli di Cilicia (o a Tarso) nel 280, morto ad Atene nel 205 circa a. C. Famoso dialettico, scrisse numerosissime opere, fu capo della scuola [...] sarebbe stata dedicata da Aristokreon, nipote o discepolo del filosofo (Plut., De stoic. repugn., c. 2). Giovenale (ii, 4), ricorda che i ritratti rilavorata, che sembra derivare da un originale di scuola attica della seconda metà del III sec. a. ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] . Contro la dottrina hobbesiana reagirono gli esponenti della scuola neoplatonica di Cambridge e R. Cumberland, il quale tra vizio e virtù. Già in A. Shaftesbury il recupero dell’e. stoica e l’affermazione, in contrasto con l’e. ‘egoistica’ di Hobbes, ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] essenziale alla nascita del d. moderno venne dallo sviluppo delle scuole di d. e, in modo particolare, dall’affermarsi naturale.
Il d. romano, che inizialmente si ispirò alla dottrina stoica del d. naturale, ne venne in seguito avvertendo i limiti, ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...