In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] » 12, 1, pp. 1-24.
Antonelli, Roberto, Di Girolamo, Costanzo & Coluccia, Rosario (a cura di) (2008), Poeti della ScuolaSiciliana, Milano, Mondadori, 3 voll. (vol. 1º, Giacomo da Lentini; vol. 2º, Poeti della corte di Federico II; vol. 3º, Poeti ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] (pp. CCXXVIIIa-CCXXVIIIb); e infine: "In conclusione, nulla si trova nella tecnica della rima praticata dai poeti della scuolasiciliana, che non sia già presente in quella della poesia settentrionale. […] Prima di tutto […] la congruenza delle due ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] la r. in modo raffinato, elaborando diverse configurazioni e sperimentando vari tipi che furono imitati dai poeti della Scuolasiciliana e per loro tramite si riversarono nella corrente principale della tradizione poetica italiana. Poesia e r. si ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] .
Di Girolamo, Costanzo (2008), Poeti della corte di Federico II, in I poeti della scuolasiciliana, edizione promossa dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Milano, Mondadori, 3 voll., vol. 2º.
Ghinassi, Ghino (2007), Due lezioni di ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , dall’influsso della lingua poetica, la cui tradizione si era formata a partire dalla scuolasiciliana, o meglio a partire dalla toscanizzazione dei poeti siciliani attestata dai tre canzonieri superstiti della poesia duecentesca (cioè i mss. V e P ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] gli italofoni nel 1861?, «Studi linguistici italiani» 1, pp. 3-26.
Coluccia, Rosario (2008), Introduzione, in I poeti della Scuolasiciliana, Milano, Mondadori, 3 voll., vol. 3° (Poeti siculo-toscani), pp. XVII-CII.
D’Achille, Paolo & Giovanardi ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] tradizionalmente alla prigionia di re Enzo a Bologna dal 1249. Partecipano alla Scuolasiciliana anche autori dell'Italia centrale, come Paganino da Sarzana e l'Abate di Tivoli. Una maggiore resistenza sembra opporre l'Italia settentrionale ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] da san Francesco (1224 circa), con l'esplicito proposito di utilizzare una lingua accessibile agli illetterati. La ScuolaSiciliana, del 1230-1250, aprì ulteriormente la via del volgare come lingua letteraria, esercitando anche un'importante funzione ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] , quindi culturalmente omogenea ad una letteratura di funzionari e di notai". Rimandando per il problema della lingua della Scuolasiciliana alla voce corrispondente, ci limitiamo a osservare che la lingua notarile e cancelleresca è il latino e non ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
buono-scuola
(buono scuola), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare la formazione scolastica dei figli. ◆ Sotto la statua, tra capannelli di ragazzi pelati e neri,...