(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] medievali pisani (1974) e fiorentini; G. De Angelis d'Ossat, maestro della ''scuolaromana'' di storia dell'a., per i suoi contributi sulle influenze bizantine nell'a. romanica (1942) e sull'a. ravennate (1962). In questo gruppo si distingue l'opera ...
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PIEMONTE (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Ferdinando NERI
Giulio BERTONI
Anna Maria BRIZIO
*
Situazione, rilievo, morfologia. - Il Piemonte occupa la sezione occidentale [...] . Lorenzo, il santuario della Consolata, il palazzo dell'Accademia delle scienze e quello Carignano).
Derivato anch'egli dalla scuolaromana, e non come alcuni vorrebbero legato all'arte francese, ma di temperamento tutt'affatto diverso, fu F. Juvara ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] confermò osservando quei monumenti antichi e del principio del Medioevo a cui da tempo, ma con altri occhi, riguardava la scuolaromana: e le sviluppò in modo suo esaltando il colore negli aspetti più particolari, di morbidezza e d'instabilità nella ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] sullo scorcio del Cinquecento e la prima metà del Seicento formarono in Roma quella che può chiamarsi una scuolaromana: cioè, Annibale Carracci, e i numerosi discepoli e aiuti, Reni, Albani, Lanfranco, Domenichino e Guercino, cui succedettero poi ...
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RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] dell'oggetto. Una simile interrogazione del monumento, caldeggiata e posta in essere da vari esponenti della Scuolaromana, costituisce, tuttavia, l'unico connettivo tra impostazioni restaurative diverse, quando non opposte. Da quella conservativa ...
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SULMONA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Gioacchino MANCINI
*
Città dell'Abruzzo (provincia di Aquila, seconda solo al capoluogo per la sua importanza, che è legata alla [...] barocco restano nella città e fuori di Sulmona chiese, palazzi e case di nobile fattura. Notiamo come derivanti dalla scuolaromana la già ricordata chiesa della Badia Morronese trasformata nei primi del Settecento a croce greca nel modo come ora si ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuolaromana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] composte sopra canti corali, non negano quindi l'elemento contrappuntistico e mentre conservano i caratteri della migliore scuolaromana si differenziano dallo stile preferito dai compositori dell'Alta Italia, i quali tendevano a risolvere lo stesso ...
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Romano, figlio di Maurizio cantore nella Cappella papale e sonatore presso la Congregazione dell'Oratorio. La data approssimativa della sua nascita, posta dal Fétis verso il 1560, non è inverosimile, essendo [...] gruppo di compositori, che diedero lustro e carattere alla scuolaromana. Nel 1585 l'Anerio pubblicò la sua prima opera: alcune delle sue opere chiesastiche appaiono veramente degne della scuola dalla quale provengono e del tempo in cui furono ...
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Pittore, nato a Firenze il 28 marzo 1472 da Paolo del Fattorino, vetturale, dimorante presso Porta Romana, onde da secolare l'appellativo di Bartolommeo o Baccio della Porta. Dal 1485 scolaro di Cosimo [...] S. Paolo e un San Pietro; quest'ultimo lavoro fu compiuto dal suo amico Raffaello. Stupito dalla grandiosità disinvolta della scuolaromana, fra B. assunse allora una maniera alquanto enfatica e un colorito duro e cangiante che nuocciono ai lavori di ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] come si vede, d'echi victorughiani e dei principî d'un'asserita estetica nuova, per differenziarlo nettamente dai "poeti della scuolaromana", con i quali - tutti accademici e classici - non ebbe altre relazioni se non personali. Il C. ha concepito e ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...