Ideologia
Kurt Lenk
Introduzione
Il termine 'ideologia' è usato oggi in una varietà di accezioni: da quella di autoillusione collettiva e di espressione di determinati interessi a quella di organizzazione [...] proprietà).
Nella sua critica dell'ideologia Marx attacca le scuole che si riallacciano alla filosofia hegeliana perché vede in condizionati rimane peraltro al di fuori della critica positivistica dell'ideologia: in quanto 'mentalità', tale intenzione ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] gli studi matematici. Tra il 1747 e il 1749 studiò teologia nella scuola pavese dell'Ordine; il docente, G.P. Besozzi, favorì i gli elogi furono all'origine dell'immagine illuministico-positivistica del ruolo storico di Galileo, contengono spunti ( ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] cui riduzione fenomenologica presuppone ancora, in maniera ‘positivistica’, la possibilità di una conoscenza positiva e storica ha un presupposto filosofico. Ma soprattutto la scuola fiorentina, partendo dall’identità gariniana tra filosofia e ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] di Herbert Spencer, a una sorta di metafisica positivistica in cui l'evoluzione diveniva una legge dello sviluppo scientific treatment of morality e nel manifesto della nuova scuola filosofica, il volume collettaneo Studies in logical theory ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] 20° sec. e di una rinascita della filosofia dopo la decadenza positivistica. È stata, anche in questo caso, la storiografia a creare nome: si tratta forse dello storico più insigne della scuola neoidealistica: i suoi lavori sulle origini cristiane, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] via media italiana tra economia politica classica e scuola storica dell’economia che era stata additata a anzi a Mosca, pur nel quadro di un generale orientamento positivistico, di prendere le distanze dai fondatori ottocenteschi della sociologia. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] settant’anni dopo, nella collana La nostra scuola di Ernesto Codignola, considerandoli ancora attuali e 1982 un importante volume su Scienza e filosofia nella cultura positivistica, Antonio Santucci osservava che il positivismo era diventato per ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] scientifica, purché questa si sollevi dalla positivistica riduzione ai frammentari dati di fatto. impostazione confessionale dei libri di testo, mentre su vari problemi delle scuole secondarie e dell'università si soffermò nelle sedute del 16 luglio ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] filosofica (di qui la taccia di mentalità positivistica e la svalutazione del suo operato della posteriore 12-17; A. Cappellazzi, Un filosofo e un critico del cristianesimo, in La Scuola cattolica, XLI (1913), 1, pp. 476-488; L. Salvatorelli, Gli ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] scuola personalità come E. Juvalta, A. Faggi, A. Pastore, G. Vidari, che appartenevano alla cultura positivistica A. G., Napoli 1974; P.F. Quarta, A. G. e la sua scuola, Urbino 1976; C.A. Viano, Va' pensiero. Il carattere della filosofia italiana ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...