(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] Giovanni Baronzio operante a Rimini e a Ravenna e forse a Tolentino; in Umbria coi giotteschi che lavorarono nella chiesa inferiore di Assisi.
Anche la scuola senese adoperò nell'affresco una tecnica affine a questa: il verdaccio si chiamava a Siena ...
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Centro principale dell'Alto Adige, capoluogo di provincia, è una ricca e bella città che deve la sua importanza alla magnifica posizione geografica, poiché sorge nel centro della regione altoatesina, là [...] antichi esempî della pittura ci riportano alla tradizione giottesca e senese del Trecento, sviluppatasi poi sulle orme il 7 novembre 1918. Da Bolzano e dall'occupazione delle scuole tedesche per parte delle squadre d'azione fasciste (i ottobre 1922 ...
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VATICANO, Stato della Citta del
Umberto TOSCHI
Leone GESSI
Teodosio MARCHI
Pietro PISANI
Carlo CECCHELLI
Gino BORGHEZIO
Johann STEIN
VATICANO, Stato della Città del (A. T., 24-25-26 bis).
Sommario. [...] . Un altro musaico fu quello celeberrimo della "Navicella", opera giottesca. Non lungi di qui si doveva trovare anche il sarcofago porfireo prima del 1793, con circa 32.000 stampe, divise per scuole; ora se ne può computare a 90.000 il numero totale ...
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PIENZA (A. T., 24-25-26 bis)
Renato PIATTOLI
Anna Maria CIARANFI
Piccola città della Toscana nella provincia di Siena, dalla quale città dista 50 km. verso sud-est adagiata sul ripiano di un'altura [...] S. Francesco, nel coro, dipendono in gran parte dall'iconografia giottesca: e un certo fiorentinismo nel senso plastico e nel contrasto dei colori le ha fatte attribuire per lo più alla scuola di Taddeo Gaddi; mentre altri pensano piuttosto al senese ...
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NOVARA (XXIV, p. 988)
Ezio Maria GRAY
Nel quadriennio 1934-1937 numerose e cospicue opere pubbliche sono state realizzate dall'amministrazione comunale. Oltre a importanti opere stradali, idrauliche, [...] La Deposizione in una cappelletta appartata è opera d'ispirazione giottesca, del sec. XIV.
Ricordiamo la Galleria d'arte per codici ed incunabuli, che attestano il fiorire della scuola fondata fin dai primordî della chiesa novarese, ed illustrata ...
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Pittore, nato il 2 giugno 1849 a Parigi, fu allievo del Cabanel alla Scuola di belle arti e vinse il premio di Roma nel 1874; dal 1879 al 1881 abitò in Londra ove dipinse una serie di ritratti (lord Wloseley, [...] XIX un'impronta profonda. Alla convenzione "murale" e giottesca di Puvis de Chavannes, egli ha sostituito un linguaggio è stato direttore dell'Accademia di Francia a Roma. Direttore della Scuola di belle arti a Parigi dopo la morte di Léon Bonnat, ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] di una superiorità qualitativa e di una precedenza cronologica della scuola pittorica bolognese su quella fiorentina, il secondo difensore del primato cimabuesco e giottesco, fortemente contestato dalle affermazioni di Malvasia (Previtali, 1964, p ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] italiens du XIe au XIIIe siècle, Paris 1935; L. Coletti, La mostra giottesca, BArte, s. III, 31, 1937, pp. 49-72; R. , coll. 835-1036; A. Conti, Appunti pistoiesi, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] e questo indipendentemente e prima della lezione giottesca. Hermanin (1902), infatti, collegò subito e committenza: Pietro Cavallini e gli Stefaneschi di Trastevere, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] 31; A. Conti, Pittori in Santa Croce: 1295-1345, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, , Una croce a Lucca, Taddeo Gaddi, un nodo di tradizione giottesca, Paragone 27, 1976, 317, pp. 19-40; G. ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...