MARCHIORI, Giuseppe
Alfredo Gigliobianco
Nacque, ottavo di undici figli, a Sant'Urbano (piccolo centro sulla sponda settentrionale del Po a pochi chilometri da Este), il 5 febbr. 1847, da Giacomo e [...] scuola - osserva R.A. Webster - divenne il simbolo vivente dell'operosità e della modernità di della Destra storica, erede diCavour, ben consapevole del ruolo , p. 26). Il M. si tenne su una via media. La lira ebbe un buon recupero nella seconda parte ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe
Elena Fasano Guarini
Nato a Milano il 9 apr. 1797 dal marchese Carlo, ex consigliere generale della città, e da Teresa Trotti Bentivoglio, nobildonna dedita a severe pratiche [...] in Piemonte il 19 marzo, prese la via dell'esilio. Dopo una breve sosta a F. de Mérode. L'A. sovvenzionò la scuola fondata a Bruxelles nel 1829dall'esule bresciano P gruppo di destra, legato al Collegno e all'Azeglio e poco benevolo verso il Cavour e ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] ceduto il passo ai problemi sociali viavia che nella nuova Europa nata il caso del libro di Omodeo su L'opera politica del Conte diCavour, in cui il geniale come dei musei e delle gallerie, le scuole (come l'École des Chartes, riorganizzata ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] Cavour aveva dichiarato alla camera l’intenzione del Regno di annettere è più conveniente concordare ogni cosa per via orale finché è possibile». Il pontefice [...] tutti i mezzi di educazione o di pervertimento... scuola... stampa, sono nelle ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] di pensiero, di associazione e di stampa, matrimonio civile e scuola pubblica) ai cittadini, equivaleva a una deliberata intenzionalità di procedano d’accordo per ricondurre le plebi traviate sulla via della giustizia e dell’amore. Dalle più nere ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] più radicale – anche per la scelta diCavourdi appoggiarsi sulla sinistra anticlericale alla Camera – fu guidata da una scuola teologica romana a carattere viavia intestato ai fondatori o ai responsabili pro tempore (è il caso dei salesiani di ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] desiderio di dimostrare l’esistenza di una scuola italiana alla quale tornare per acquisire un profilo originale rispetto all’esempio di Francia. , tuttavia, sempre Cavour, abilmente giocando di sponda con l’Inghilterra, dette via libera all’ennesima ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] personalità diCavour, che di un certo grado di istruzione o di un servizio prestato nell’amministrazione pubblica (compreso il servizio militare di due anni con frequenza delle scuoledi mobilitazione e di organizzazione dei nuovi partiti in viadi ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] oltre un decennio si era incamminato sulla viadi una più effetiva democrazia. Alla fine del dello Stato e della scuola, alla lotta di classe, ma nello stesso forse neppure un Cavour, ma egli solo ha avuto una comprensione precisa di ciò che era ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] di Ricasoli, diCavour, di Massimo D’Azeglio, di Marco Minghetti, e di infiniti in sé medesima, sovratutto per via della religione, tutte le condizioni che t’accolgo con un grido di gioia quando torni dalla scuola, io t’accoglierei con un singhiozzo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai le membra (Parini); veloce nel c.;...