Brighton, scuoladi
Francesca Vatteroni
L'individuazione e la definizione di una 'scuoladiBrighton' si devono allo storico francese Georges Sadoul, che con questa espressione indica, in alcuni articoli [...] scoperte dei pionieri (e di altri), pp. 15-33.
E. Dagrada, La lente della nonna, una scuola per lo sguardo, pp. 35-39.
M. Sopocy, James Williamson come narratore, pp. 60-79.
F. Gray, Hove pioneers and the arrival of cinema, Brighton 1996.
L. Mckernan ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] sostituì l’assai più delicata comicità dell’imprevisto e dell’equivoco.
In Inghilterra si ebbero i film di W. Paul e quelli della scuoladiBrighton (J. Williamson, G.A. Smith, A. Collins), che, girati per lo più in esterni, mostravano un particolare ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] che si andavano elaborando altrove. Dopo le geniali invenzioni di Méliès, la F. non era stata insomma più capace di far evolvere il linguaggio cinematografico, a differenza della ScuoladiBrighton inglese (1896-1907) e dello statunitense David W ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] 1910 girò film destinati ai music hall. Nel campo del linguaggio le principali innovazioni furono dovute alla cosiddetta scuoladiBrighton, un gruppo di cineasti (i principali dei quali furono George A. Smith e James Williamson) che tra il 1896 e il ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] tra scene differenti, mutuandola soprattutto dalla giovane arte popolare del fumetto, vi furono gli inglesi della cosiddetta scuoladiBrighton (v.): se lo stesso Smith tra il 1900 e il 1901 realizzò numerosi film mescolando primi piani (allora ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] carattere documentaristico.
Osservando il cinema delle origini, perfino nelle realizzazioni della scuoladiBrighton si coglie una sorta di dialogo tra le forme nuove della visione e la spettacolarità teatrale, un dialogo rimasto vivo nel corso dell ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] 1909), pur mutuando gli elementi costitutivi fondamentali del linguaggio cinematografico da Georges Méliès e dai pionieri della ScuoladiBrighton, li perfezionò, ne estese l'uso e li applicò a strutture drammatiche sempre più audaci, che culminarono ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] in corsa a Gerusalemme agli esperimenti della scuoladiBrighton, ai trucchi per la mobilizzazione del visibile fantastico di Georges Méliès ai movimenti di macchina funzionali al racconto filmico di Edwin Stanton Porter, sino all'invenzione del ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] . Paul, o ancora nei film del principio del secolo della cosiddetta ScuoladiBrighton), poi 'simbolico' (l'uccello liberato di Histoire d'un Pierrot di B. Negroni, 1913), poi 'epistolare', e qui si possono citare tutti i film dapprima didascalizzati ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] . si affermò in Gran Bretagna, nel solco del grande documentarismo della ScuoladiBrighton, negli Stati Uniti, dove si ispirò alla tradizione della 'messinscena documentaristica' di Robert Flaherty, e, in un contesto specifico e particolarmente vivo ...
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