Coreografo (Kiev 1906 - Mosca 2007); trasferitosi con la famiglia a Mosca, si diplomò alla scuoladiballo del Bol´šoj (1924). Apprezzato solista, debuttò poi come coreografo (1930), cogliendo vivo successo [...] riscuotendo vastissimo consenso, nell'URSS e all'estero. Caratteristica di M. è la personale rielaborazione di danze tradizionali delle varie regioni dell'URSS, che divengono, grazie a tale rielaborazione, opera del tutto originale (per es. in Bul´ba ...
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Ballerino e coreografo (Roma 1932 - Arolo, Varese, 1992). Allievo dellascuoladiballo del Teatro dell'Operadi Roma, divenne primo ballerino di quel teatro nel 1951. Passò nel 1953 alla Scala di Milano, [...] -accademico, si segnalano Francesca da Rimini di P. I. Čajkovskij (1965), La strada di N. Rota (1966), Il mandarino meraviglioso di B. Bartók (1968), Concerto dell'albatro di G. F. Ghedini (1972), Romeo e Giulietta di Prokof´ev (1973), I promessi ...
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Danzatore e coreografo italiano (n. Viareggio 1941). Dopo gli studi con M. Molina, a Genova, e alla scuoladiballodella Scala (1958-60), lavorò con M. Béjart (1961-65). Étoile dell'Opéra Comique di Parigi, [...] direttore del ballodell'Opéradi Lione e ha poi costituito, in Italia, una compagnia di danza per l'ATER a Reggio Emilia e poi a Roma (1978) la propria compagnia Danza Prospettiva. Con Antonello Falqui è stato coreografo di importanti trasmissioni ...
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Ballerina e insegnante di danza (Milano 1875 - ivi 1968). Allieva dellascuoladiballodella Scala di Milano, si perfezionò poi con R. Mauri all'Opéradi Parigi, ove svolse gran parte della sua carriera. [...] brillante e la vivacità mimica. Nel 1920 fu nominata insegnante aggiunta alla scuoladell'Opéra a fianco della Mauri, alla cui morte (1923) assunse la direzione dei corsi di perfezionamento, carica che mantenne fino al 1955. Furono sue allieve le più ...
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Ballerina e insegnante di danza italiana (n. Roma 1940). Dopo aver studiato alla Scuoladiballo del Teatro dell'Operadi Roma con T. Battaggi, si è perfezionata all'estero, divenendo ben presto prima [...] del balletto classico e romantico, affrontando anche nuovi ruoli creati per lei da coreografi come R. Petit, Léonide e Lorca Massine, A. Amodio. Dal 1990 è direttrice dellaScuoladiballo del teatro San Carlo di Napoli e dal 2006 è anche direttrice ...
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Danzatrice e insegnante (Ravenna 1918 - Roma 2008). Lasciata la Scuoladiballodella Scala nel 1935, si affiancò a J. Ruskaja nell'insegnamento presso la sua scuoladi danza (poi Accademia Nazionale) [...] . Prima ballerina in La bottega fantastica di Rossini-Respighi-Milloss all'Operadi Roma (1940) e in Visioni di Milloss alla Scala (1943), alla morte della Ruskaja divenne direttrice dell'Accademia (1970-89). Nel 1990 ha dato alle stampe la propria ...
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Storico e critico di danza e di balletto (Tivoli 1901 - Roma 1987). Docente di storia della musica e della danza a Roma, presso il conservatorio di S. Cecilia, la Scuoladiballo del Teatro dell'Opera [...] l'Accademia nazionale di danza. Responsabile della sezione musica e danza dell'Enciclopedia dello spettacolo (1954), dal 1939 è stato critico di balletto del quotidiano Il Messaggero. Tra le pubblicazioni più significative: Storia della danza (3 voll ...
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Danzatore italiano (n. Roma 1927). Studiò alla scuoladiballo del Teatro dell'Operadi Roma, dove esordì nel 1942 (La tarantola di Milloss). Primo ballerino a Roma (dal 1945) e alla Scala di Milano (1948-58), [...] specializzato nei ruoli classici (danseur noble), è stato partner di stelle come Y. Chauviré (Giselle di Coralli-Perrot, 1950) e V. Verdy (Romeo e Giulietta di Prokof´ev-Rodrigues, 1955). Dal 1959 al 1977 è stato maestro diballo alla Scala. ...
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TAGLIONI, Maria
Arnaldo Bonaventura
Danzatrice, figlia del milanese Filippo Taglioni che fu direttore dei balli alla corte di Svezia. Nata a Stoccolma nel marzo del 1804, morì a Marsiglia il 24 aprile [...] . Fu dal 1827 al 1832 all'Operadi Parigi: poi al Teatro alla Scala di Milano e in molte altre città. diballo. Fu anche per alcun tempo ispettrice generale dell'imperiale scuoladiballodi Parigi. Scrisse la coreografia di qualche ballo, tra cui di ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] mettendosi alla scuola del Lemene e della melica secentesca dell'opera sua, come quei due versi con cui egli osa iniziare il discorso di un sonetto: «Quand'io rincorro col pensier le andate / e le presenti qualità del ballo ...». Così nel «poeta dell ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...