GIOCATTOLO
Roberto Farné
(XVII, p. 154)
Concetto e teoria del giocattolo. - Secondo i più recenti orientamenti, per il concetto di g. risulta essenziale, da un punto di vista semantico, la distinzione [...] colloca inevitabilmente nel contesto storiografico di una certa educazione dell'infanzia agiata. Non a caso Ph. Ariès per il Milano 1989; R. Farné, Ti uccido... ma per gioco, in La scuola di ''Irene'', Firenze 1989; F. Cairati, Auto a molla, Milano ...
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GINEVRA (A. T., 20-21; fr. Genève; ted. Genf)
Adriano Augusto MICHIELI
Fritz GYSIN
Léopold Albert CONSTANS
Augusto TORRE
* *
Città della Svizzera occidentale, capoluogo del cantone omonimo, sulla [...] la prima (settembre 1926) per la protezione dell'infanzia (le cinque successive vennero tenute altrove); quella vi formarono una fiorente scuola e una vigorosa tradizione. V'insegnarono riformisti della Svizzera, della Francia e dell'Italia che a ...
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LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] Dalla seconda metà del secolo II, a cui era stata relegata dalla scuola del Baur, l'origine del Vangelo con il Holsten venne fissata verso contenuto, oltre al materiale della sezione mediana del Vangelo, i due primi capi dell'infanzia di Gesù e altro ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] e ambientale dell'infanzia e della giovinezza. Il suo stile asciutto veicola una disamina delle discriminanti sociali attività poetica appare ricca e articolata, senza che nessuna scuola o gruppo la monopolizzi. Alcune grandi voci del Novecento ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] la quasi totalità degli ebrei frequentava il kheder, una specie di scuola elementare, dove imparava a leggere e a scrivere (ovviamente in ebraico al mondo magico e con l'affettuosa rivisitazione dell'infanzia era anche il suggestivo campo poetico di I ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] Nuovo Testamento un'Apocalisse di Pietro, due Vangeli dell'Infanzia, una storia del falegname Giuseppe tradotta dal copto di Yaḥyà ibn ‛Adī fu grandissima e si può parlare d'una sua scuola; il più famoso dei discepoli fu Ibn Zur‛ah (morto nel 1008), ...
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MARCO, santo
Leone Tondelli
, La persona. - Gli Atti degli Apostoli narrano che Pietro, liberato miracolosamente dalla prigione in Gerusalemme, "andò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto Marco, [...] che non la sua dottrina. Mancano anche i racconti della nascita e dell'infanzia di Cristo. Il narratore rivive le scene e comunica Huby, L'évangile selan Saint Mare, Parigi 1925. Di diverse scuole indipendente: H. J. Holtzmann, Die Synoptiker, 3ª ed., ...
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PIETISMO
Giovanni NECCO
Giovanni CALO'
. Corrente religiosa, d'indirizzo sentimentale-edificativo, formatasi in seno al protestantesimo nella seconda metà del Seicento. Da quando Melantone avvertì [...] fisse, ma per materie, quindi variabile). In tutte le scuole i maestri facevano vita comune continua con gli alunni. L' es., dello Ziegler, che cioè mancò al Francke il calore del sentimento, la simpatia per gli uomini e il "senso dell'infanzia", ...
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SINOTTICI, VANGELI
Alberto Pincherle
. Il fatto della molteplicità, ma anche sostanziale unità dei Vangeli ha ben presto destato l'interesse della Chiesa e spinto, per es., Eusebio di Cesarea a redigere [...] Mc. D'altronde, Mc non ha il racconto della nascita e dell'infanzia di Gesù, che troviamo negli altri due, -38 e 1856) e Chr. G. Wilke (1838). Essa fu accolta da avversarî dellascuola di Tubinga, E. Reuss (1842), H. Ewald (1850), A. Réville (1862), ...
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MINORENNI
Giuseppe VELOTTI
Delinquenza minorile (App. II, 11, p. 330). - Il problema della delinquenza minorile è sempre aperto e diviene sempre più pressante in rapporto al continuo e tumultuoso dinamismo [...] l'individuo dalla scuola alla maturità.
Sotto la spinta del progresso della criminologia e della scienza di diritto penale o della polizia minorile o di qualche ente di assistenza e di protezione dell'infanzia e dell'adolescenza.
La cessazione delle ...
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infanzia
infànzia s. f. [dal lat. infantia, der. di infans -antis «infante1»]. – 1. a. La prima età dell’uomo, che in passato, in senso generico, si faceva giungere sino all’acquisizione dell’uso completo della parola, e oggi comunem. si fa...
asilo
aṡilo s. m. [dal lat. asylum, gr. ἄσυλον (ἱερόν), propr. «(tempio) dove non c’è diritto di cattura (σύλη)»]. – 1. a. Immunità concessa anticamente a chi (schiavo fuggitivo, delinquente, prigioniero di guerra) si rifugiava in luogo sacro...