Geometria (fr. angle; sp. ángulo; ted. Winkel; ingl. angle). - 1. Euclide (I, Def., 8, 9) definisce come angolo piano "l'inclinazione reciproca di due linee che non sono per diritto", e in particolare [...] dai geometri greci, da Talete ai primi Pitagorici, attraverso le proprietà dei triangoli simili. E l'uso di angoli dati da T. Levi-Civita e poi da D. Hilbert e dalla sua scuola.
3. Una qualsiasi figura può essere dilatata o contratta in un certo ...
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Nacque a Toruń (ted. Thorn), città polacca del voivodato della Pomerania, il 19 febbraio 1473, da Nicolò C. e Barbara Watzelrod, e morì a Frauenburg il 24 maggio 1543. Il padre era nativo di Cracovia e [...] (più tardi vescovo della Varmia) alla scuola capitolare di Wloclawek, e a 18 . Non già per poca comprensione dei moti celesti rifiutò Tycho il sistema Foscarini, Lettera sopra l'opinione de' Pitagorici e del Copernico. Della mobilità della terra ...
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METAPONTO
Dinu Adamesteanu
(XXIII, p. 56; App. IV, II, p. 457)
Dopo il 1970 gli scavi e le ricerche condotte a M. hanno portato a nuove scoperte riguardanti l'origine e sviluppo della colonia, la sua [...] a.C. che s'inseriscono nella scuola lucana d'ispirazione apula. Gli stessi 117-46; F. G. Lo Porto, Medici pitagorici in una defixio greca da Metaponto, in Par. Uelli Bellwald, Restauro, integrazione e consolidamento dei blocchi, pp. 58-60); L. ...
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Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] oscuramente la causa materiale con la scuola ionica, come più tardi con gli ) è già fatta dai pitagorici; alla causa intellettuale accenna 6). In questo nuovo senso la determinazione scientifica dei rapporti causali (leggi causali) si tenta con ...
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Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere delle scienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] tesi accolta da Helmholtz e dai matematici aritmetizzanti della scuola di Berlino (Weierstrass, Kronecker) alla fine del l'osservazione che della validità degli assiomi e dei principî non si può giudicare considerando ciascun principio isolatamente ...
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Sommo geometra e astronomo greco (408-355 a. C.). Povero, poté studiare ad Atene grazie alle sovvenzioni di amici e udirvi i grandi maestri, soprattutto Platone. Si recò in seguito in Egitto, munito di [...] , fondò a Cizico sulla Propontide (Mar di Marmara) una scuola che divenne presto famosa, e dalla quale uscirono matematici quali nella sua teoria dei moti planetarî. Che i pianeti si movessero di moto proprio era noto già ai pitagorici; ma le linee ...
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Vocabolo usato da Platone, per designare gli abitanti della parte della terra diametralmente opposta all'οἰκουμένη, cioè al continente formato dall'Europa, dall'Asia e dalla Libia. Il concetto di Antipodi [...] Terra, ammessa, come è noto, dalla scuolapitagorica; anzi ai Pitagorici si fa risalire anche di solito il concetto 'emisfero meridionale, da genti che sarebbero veramente, secondo il linguaggio dei Greci, gli Anteci rispetto a noi. All'alba del sec. ...
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QUADRATO
Attilio Frajese
. Si designa con questo nome ogni quadrangolo regolare, cioè avente i lati e gli angoli uguali (retti).
I suoi lati opposti sono paralleli: esso è dunque un parallelogrammo, [...] proprietà viene attribuita da Proclo ai Pitagorici; e a questa stessa scuola risale la scoperta dell'incommensurabilità del un tale quadrato si trova sommando i quadrati dei singoli termini e i doppî dei prodotti dei termini stessi, presi a due a due ...
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NICOMACO di Gerasa
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Matematico e pensatore ellenistico, visse a cavaliere dei secoli I e II d. C. Appartenne alla scuola neopitagorica. [...] è un 6 o un 8. In quest'opera N., fondendo insieme la concezione pitagoricadei numeri come principî della realtà, l'identificazione delle idee ai numeri pitagorici compiuta da Platone nella più tarda fase della sua speculazione, la concezione delle ...
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Figlio di Ermia e di Edesia, e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina, nella seconda metà del sesto secolo d. C. Ebbe un gran numero di scolari e divenne celebre [...] scolastiche del problema degli universalia in re e ante rem: difese Platone e i pitagorici dalle obiezioni aristoteliche alle dottrine delle idee e dei numeri: asserì, in accordo col neoplatonismo. l'eternità del mondo. Combatté, infine, il ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...