CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] pur non condividendone le opinioni politiche. Alla sua scuola apprese un maggiore rigore e una più vigile cautela della retorica antica e i temi stilistici della diatriba stoico-cinica: fu questo un grosso centro di interessi degli ultimi anni ...
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Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] tardi, insegnando teoria dell'architettura teatrale per la scuola annessa al teatro, affinò ed elaborò una sua da Jean Renoir, che J. infonde una malinconia impalpabile, cinica e struggente a un tempo. Quel barone disincantato e sognatore ...
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Karina, Anna
Alberto Farassino
Nome d'arte di Hanne Karin Blarke Bayer, attrice cinematografica danese, naturalizzata francese, nata a Copenaghen il 22 settembre 1940. Il suo volto armonioso, incorniciato [...] argento al Festival di Berlino nel 1961.
Ultimata la scuola secondaria, studiò danza; in seguito, dopo aver interpretato dal romanzo di V.V. Nabokov, in un'inconsueta parte di donna cinica e spietata; in Belgio Rendez-vous à Bray (1971) di André ...
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Attrice cinematografica cinese, nata a Shenyang (provincia del Liaoning) il 31 dicembre 1965. Interprete molto conosciuta dal pubblico occidentale, è stata la protagonista di alcune delle opere più famose [...] dopo essere stata respinta all'esame di ammissione della più prestigiosa scuola cinese di musica, nel 1985 si è iscritta all'Accademia Cina del 20° sec., e nel secondo quello di una cinica cantante di cabaret. Dopo questi film la storia d'amore e ...
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Pirrone di Elide
Filosofo (n. Elide, nel Peloponneso, 365 a.C. ca.). Fu il fondatore della scuola scettica. Secondo la tradizione fu discepolo di Brisone megarico, quindi di Anassarco democriteo. Le [...] critica più recente di rivalutare l’influsso della filosofia cinica su P., che verrebbe ad assumere, per la definizione a Elide, nel 324 a.C., secondo la tradizione vi fondò una scuola, anche se alcuni tendono a ridurre la sua attività a una pratica ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] esercitata sulla cultura romana. Il terzo e ultimo periodo della scuola, denominato anche s. tardo o dell’ultima stoa, si si caratterizza per la sintesi di motivi desunti dalla tradizione cinica e di dottrine della prima stoa. Seneca, Epitteto e ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] della società del tempo e il profilo di una Roma cinica e levantina. Nella prosa, oltre Quintiliano, hanno importanza di Papia ai trattati musicali di Guido d’Arezzo, alle nuove scuole di retorica che hanno un’adeguata espressione in Anselmo di Besate ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] in Francia e in Europa. La m. gode della cinica tolleranza di Napoleone; e nondimeno appare lacerata tra l tutto rispetto nel settore della beneficenza, dell'assistenza e della scuola. In Svezia o in Danimarca il controllo politico è esercitato ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] propria "fondazione", nella cultura americana viene in contatto con le teorie della ''scuola di Yale'' (P. de Man, H. Bloom, G.H. R. Banham, B. Zevi, K. Frampton come scenografia cinica e volgare − fa convivere, nella commistione più disinvolta, ...
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ZENONE di Cizio
Guido Calogero
Filosofo greco, fondatore della scuola stoica. Secondo le date più probabili, nacque nel 336-35 a. C., morì nel 264-63. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), [...] naufragio) a fermarsi ad Atene, vi divenne scolaro del cinico Cratete (v. cratete di tebe), in cui sentì e Polemone dall'altro. Intorno al 300 a. C. fondò una sua scuola, che dalla Στοὰ ποικίλη, cioè dal "Portico dipinto" (così chiamato per ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
antibuonista
(anti-buonista), s. m. e f. e agg. Chi o che non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ L’Italia è all’avanguardia di questo ritorno militante alla naturalezza della disuguaglianza di fronte alla legge, del disprezzo...