senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] alla locuzione greca κοινὴ αἴσϑησις («sensazione comune»), con cui Aristotele designò (nel De sensu e nel De anima) l (1925) di G. E. Moore, il quale si riallaccia direttamente alla scuola del s. c. nel riaffermare, in polemica con lo scetticismo e l ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] uno studio dal vero che sembra inaugurare nella scuola di Sicione, insieme a tanta sapienza compositiva p. 716, s.v. Lysippos; F. Adorno, Le arti in Platone e in Aristotele, iri Studi sul pensiero greco, Firenze 1966, pp. 1-68; Β. Schweitzer, ...
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Popiół i diament
Paolo Vecchi
(Polonia 1957-58, 1958, Cenere e diamanti, bianco e nero, 106m); regia: Andrzej Wajda; produzione: Stanisław Adler per Kadr; soggetto: dall'omonimo romanzo di Jerzy Andrzejewski; [...] campo di immondizie.
È il film-manifesto della cosiddetta scuola polacca, il nuovo corso seguito agli avvenimenti del tic memori della lezione del realismo poetico francese. In un'aristotelica unità di tempo, luogo e azione, sulle dissonanti cadenze ...
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GIRELLI, Girolamo
Alessandro Ottaviani
Nacque a Brescia nel 1490. Non si hanno notizie sulle prime fasi della sua vita né su quando entrò in religione, nell'Ordine francescano. Dopo il conseguimento [...] La stagione padovana, nell'alveo della fiorente tradizione aristotelica, rappresenta per il G., senza alcun dubbio A. Sartori Gli studi al Santo di Padova, in Problemi e figure della scuola scotista del Santo, Padova 1966, p. 129; A. Poppi, Il ...
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tomismo
Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di Tommaso d’Aquino (➔) e la corrente di pensiero cui ha dato luogo nel corso della storia. Il t. ha esercitato, sin dall’epoca di Tommaso, [...] questo anzi, per il suo stretto legame con l’aristotelismo, fu l’oggetto principale delle critiche che dall’Umanesimo e nel 1914 le «24 tesi» di filosofia tomista da tenere nelle scuole di filosofia) e di Benedetto XV, le prescrizioni del Codice di ...
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VIERI, Francesco
Laura Carotti
de’, detto Verino primo. – Nacque a Firenze il 29 luglio 1474 da Piero, detto Pierozzo, e fu padre di Giambattista, da cui nacque l’omonimo Francesco, conosciuto come [...] Pisanae di Angelo Fabroni, egli tenne lezioni sulla fisica aristotelica dal 1515 al 1525 e nel 1526, interrottasi di confrontarsi con i testi poetici che sarà destinato a fare scuola, soprattutto presso l’Accademia degli Infiammati di Padova, dove – ...
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Raimondi, Ezio
Carlo Varotti
Filologo e critico letterario, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) nel 1924 e morto a Bologna nel 2014. Gli interessi machiavelliani del grande studioso – cresciuto alla [...] scuola bolognese di Carlo Calcaterra (con il quale si laureò nel 1945) e di Roberto Longhi – sono soprattutto concentrati tra la padano e universitario, non lontano dalla tradizione aristotelica interpretata da Pietro Pomponazzi – un’area di ...
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CASTELLI, Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Messina da Francesco verso la fine del sec. XVI. Era fratello di Giovanni Pietro sacerdote, autore di una Guida spirituale degli afflitti condannati [...] stesso anno pubblicò un commento alla logica aristotelica intitolato Brevis et dilucida ad logicam tentativo in questa direzione era già stato compiuto da vari medici sia della scuola cosiddetta “spagirica”, come G. Johnson, L. Thurneiser, G. Dome, ...
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domenicana, scuola
Indirizzo filosofico e teologico sviluppatosi all’interno dell’ordine mendicante (detto ufficialemte dei ‘frati predicatori’) così denominato dal fondatore (1215), Domenico di Guzmán. [...] tradizionale, si pose fin da subito il problema della filosofia aristotelica (Rolando di Cremona) e dell’utilizzo logico della terminologia teologica (Ugo di San Caro). Alla scuola parigina faceva da contraltare quella di Oxford, legata soprattutto ...
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Yahya ibn Adi, Abu Zakariyya ibn Hamid al-Takriti
Yaḥyā ibn ‛Adī, Abū Zakariyyā ibn Ḥamīd al-Takrītī
Traduttore, filosofo e teologo cristiano di origine siriaca (Takrīt 893 - Baghdad 974). Teologo cristiano [...] di Abū Bišr ibn Yūnus Mattā e al-Fārā ́bī e poi scolarca di questa stessa scuola di logica. Y.ibn.‛A. è una figura di rilievo dell’aristotelismo arabo. Assai importante fu la sua opera di traduttore e di revisore di precedenti traduzioni che fece ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
peripatetico
peripatètico agg. e s. m. [dal lat. peripatetĭcus, gr. περιπατητικός, der. di Περίπατος, propr. «la Passeggiata»: v. peripato1] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., appartenente o relativo alla scuola aristotelica, i cui...