PEYRETTI, Giovanni Battista
Jonathan Salina
PEYRETTI, Giovanni Battista. – Nacque il 18 febbraio 1823 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino, da Giovanni e da Maria Nicola. Ricevette in famiglia, [...] dell'idealismo classico tedesco, si attenne in larga parte alle tradizionali ripartizioni degli ambiti del sapere veicolati dalle scuolearistoteliche. Egli stesso, d'altra parte, polemizzò contro le novità al suo tempo introdotte nel modo di fare ...
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TINNOLI, Giovanni.
Lorenzo Sacchini
– Nacque a Perugia nel 1529, presumibilmente nel mese di ottobre (Valeriani 1964-1965, p. 44, da Polione. Risulta sconosciuto il nome della madre.
Appartenente a [...] primo scritto è incentrato principalmente sull’esposizione della teoria aristotelica dell’anima ed è arricchito da un’ampia serie quali egli condivise almeno in parte le tesi degli averroisti di scuola padovana (Valeriani, 1967, pp. 293-298).
Morì il ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] secolo si definì razionalista, in senso teologico, una scuola di pensiero protestante che sosteneva l’autonomia della «ragione -induttivo – benché fosse stato previsto dalla logica di Aristotele e in parte praticato da questi soprattutto nelle sue ...
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MARAVIGLIA (Meraviglia), Giuseppe Maria (al secolo Giovanni Francesco)
Luigi Maria Fratepietro
Nacque a Milano nel 1617 da Anna Carpana e da Pompeo. Studiò presso il seminario dei chierici regolari [...] ebbe ultimati, fu chiamato dai confratelli a insegnare presso la scuola del seminario di Venezia in qualità di lettore di filosofia dello Studio padovano, il M. insegnò l'etica aristotelica e, per quanto la sua attività accademica non abbia ...
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FERRARI (de Ferrariis), Teofilo (Theophilus Cremonensis, Teofilo da Cremona)
Maria Muccillo
Nacque a Cremona, come si desume dagli explicit delle sue opere in cui si denomina "frater Theophilus Cremonensis" [...] così in circolazione, correggendoli ed adattandoli alle esigenze della scuola, testi e commenti di maestri dell'Ordine altrimenti inutilizzabili. Anche qui i vari testi logici di Aristotele, Porfirio e Gilberto sono suddivisi in lectiones, secondo l ...
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GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] tratti principali della sua figura intellettuale.
Formatosi a Napoli alla scuola di B. Puoti insieme con S. Cusani e F. Della poetica di Aristotele (ibid. 1859), nei quali da buon hegeliano criticava la teoria aristotelica dell'arte come imitazione ...
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CARCASSONA, Antonio Angelo
Giampaolo Pisu
Primogenito di quattro figli di Bernardo, discendente da antica famiglia ebraica, ma convertitosi per sfuggire ai rigori del bando di espulsione degli ebrei [...] mercanti genovesi in Alghero, permisero al C. di frequentare le scuole cittadine e di seguire corsi di grammatica e di retorica. Quindi studiò giurisprudenza e filosofia aristotelica a Cagliari, non senza dimostrare insofferenza per la rigidità e l ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] come l’essere che permane dal divenire che si trasforma. Solo Aristotele, concretando l’universale nell’individuo, restituisce r. a ciò che , essa verrà riaffermata con forza da Reid e dalla Scuola scozzese, in base al principio del senso comune. Il ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] . Ciò è accaduto implicitamente nell’eleatismo, ed esplicitamente nella eleatizzante scuola megarica, con Diodoro Crono, il quale definisce come possibile solo ciò che si traduce in atto. Aristotele ne riassume le tesi: «c’è potenza solo quando c ...
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Daniello, Bernardino
Carlo Dionisotti
Letterato lucchese (n. ai primi del sec. XVI, m. a Padova nel 1565), autore di un ampio commento alla Commedia, apparso postumo a Venezia nel 1568 a cura di un [...] Vellutello, violentemente polemico contro il Bembo e la sua scuola. Infatti nel 1545 pubblicò la sua notevole traduzione poetica , e che a D. ritornava sulla traccia della poetica aristotelica e della poesia omerica, il Daniello non poté che ripiegare ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
peripatetico
peripatètico agg. e s. m. [dal lat. peripatetĭcus, gr. περιπατητικός, der. di Περίπατος, propr. «la Passeggiata»: v. peripato1] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., appartenente o relativo alla scuola aristotelica, i cui...