La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] nessuno dei volgari italiani e che è reperibile solo in autori, come i poeti della corte federiciana (➔ Scuolapoeticasiciliana), che sono stati capaci di distanziarsi dalla lingua comune popolare, sia nella scelta e nella classificazione dantesca ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] , però, non corrispose – come invece nel resto d’Italia – lo sviluppo di una letteratura scritta in volgare (Merci 1982).
La Scuolapoeticasiciliana fiorisce alla corte itinerante di Federico II di Svevia tra il 1230 e il 1250, a opera di un gruppo ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] hanno dato l’impressione contraria (Vàrvaro 1984: 280).
Dopo l’eccezionale ma breve periodo rappresentato dalla Scuola fridericiana, nota come ➔ Scuolapoeticasiciliana (sec. XIII), che di fatto non ha avuto eredi né sull’isola, né nella restante ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] e di Sannazaro.
Nella rassegna delle condizioni linguistiche insulari il caso più celebre è rappresentato dalla ➔ Scuolapoeticasiciliana: nata all’interno di un progetto culturale e linguistico sovralocale, di matrice strutturalmente composita, è ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] e la prima grande forza di diffusione fuori dal centro in cui venivano parlate. Il siciliano dei primi poeti (➔ Scuolapoeticasiciliana) è stato ricevuto, sia pure con radicali adattamenti, anche in altre regioni; il toscano è diventato noto ovunque ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] per es. forme come moro «muoio» e i condizionali in -ìa, come sarìa, avrìa «sarebbe, avrebbe», ecc.: Serianni 2001; ➔ Scuolapoeticasiciliana), per considerare invece i tratti non toscani entrati a partire dal Cinquecento.
Prima dell’Unità, elementi ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] . Lo stesso si potrebbe dire per il condizionale in -ia di tipo siciliano. Dal suo impiego normale nei poeti della ➔ Scuolapoeticasiciliana è passato alla poesia di altre grammatiche in cui non era norma (o lo era solo marginalmente) e c’è rimasto ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] antica sono del resto rime a tutti gli effetti le cosiddette rime culturali, come le rime siciliane (➔ Scuolapoeticasiciliana), che altrimenti ricadrebbero, a rigore, nella categoria delle rime imperfette (per dettagli, ➔ rima).
Anche nel sistema ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] , «trascendentale» (Contini 1951: 175) e poeticissima. Il che comporta, per es., che la lingua dei Siciliani (➔ Scuolapoeticasiciliana) può entrare nei Fragmenta solo autolimitando e disarticolando il proprio sistema.
Restano pertanto solo alcune ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] evidenza del soggetto sono rintracciabili lungo tutto il corso della lingua italiana, al punto che le prime attestazioni risalgono alla ➔ Scuolapoeticasiciliana:
(36) Vostro amor’è che mi tene in disi[r]o
e donami speranza con gran gioi
(Pier della ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
toscanizzazione
toscaniżżazióne s. f. [der. di toscanizzare]. – Conferimento o assunzione di modi e comportamenti toscani; in partic., riduzione a forma toscana di un testo scritto, o anche di singole parole ed espressioni che originariamente...