Etnologo, antropologo e sociologo (Helsinki 1862 - Londra 1939), prof. di sociologia all'univ. di Londra (1907-30). È annoverato tra i rappresentanti della scuolapositivistica di tendenza evoluzionistica. [...] Particolare importanza ebbe il suo The history of human marriage (1891), in cui sostenne la tesi dell'esistenza della famiglia nucleare come dato primordiale (in contrasto con le tesi sulla poliandria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vilfredo Pareto
Corrado Malandrino
Vilfredo Pareto è probabilmente l’economista e il sociologo italiano più originale nel panorama mondiale tra fine Ottocento e inizio Novecento. Uno scienziato tanto [...] libertà e convinti, l’uno, dell’ingenuità positivistica paretiana, l’altro, della metafisicità del discorso di grandi personalità o di minoranze attive.
Si sviluppò una scuola di sociologia e psicologia sociale secondo le quale le masse sono ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] già contenute sin dal principio nella filosofia cristiana" (Evidenza, I, p. LXVIII).
Cosicché nel pieno fiorire delle scuolepositivistiche e neohegeliane il C. rimane assorto nella visione dell'ordine universale: un ordine la cui interiore struttura ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] dei Comparetti, Villari, D'Ovidio, Monaci, una filologia tutta ispirata al rigore della scuolapositivistica, e l'incontro con l'Estetica crociana. Quest'incontro servì a chiarire meglio le finalità personali della ricerca e a risolvere una "crisi ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] proseguì, nel campo morale, quella funzione di analista che aveva iniziato nel campo del diritto.
I giuristi della scuolapositivistica, sosteneva il C.. in quel suo primo lavoro, erano rimasti prigionieri della nuova forma di metafisica che il ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] il G. orientò la propria ricerca verso la dimensione sociologica del diritto inserendosi, al seguito di Ardigò, nella scuolapositivistica, anche in funzione di supporto alla lotta politica e di classe, cui affiancò la collaborazione con il partito ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] La tesi del C. parte dal rifiuto della concezione positivistica ed edonistica dell'arte. In questo modo egli può , sotto la sua influenza, il verismo, e il positivismo e la scuola storica. Il periodo dal l'85 in poi, è caratterizzato da autori ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] L'oggetto della "critica" era costituito dalla cultura positivistica, che era bensì in declino quando la rivista iniziò e sul G. è stato scritto dai principali discepoli delle sue due scuole, la palermitana e la romana, e cioè da V. Fazio-Allmayer, ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] Lugano 1939, p. 27). Si formava, nel contempo, una solida cultura "positivistica": H. Spencer, G. Le Bon, R. Ardigò, ecc., non senza Gran Bretagna, i Bryce, i Milner, i Cromer (e alla scuola di A. Milner si forma, nell'esperienza e nella pratica dell ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...