Mancanza di lavoro retribuito. Quella dovuta a cause indipendenti dalla volontà del soggetto privo di occupazione è la d. involontaria e, a determinati effetti, è presa in considerazione dall’ordinamento [...] attività produttiva e quindi creare disoccupazione.
L’impostazione keynesiana.
La revisione critica dell’economia neoclassica operata quanto suggerito da Phillips.
La scuola monetarista.
Economisti della scuola monetarista quali M. Friedman edE.S ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] costante malgrado il r. fosse notevolmente aumentato. L’ipotesi keynesiana quindi è il frutto di un’illusione nell’osservazione redistribuzione. Alcuni economisti, in particolare della scuola neoclassica liberista, ritengono inoltre che l’erogazione ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] e le esigenze redistributive, secondo la teoria keynesiana della spesa pubblica, lo Stato deve integrare f. classica è quello della scuola della public choice, che si ispira ai contributi della eccellente scuola italiana di scienza delle f., cioè ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] mercato del lavoro negli economisti classici e neoclassici
La scuola classica non aveva mai elaborato una vera teoria dell ad aumentare la quantità di lavoro domandata.
Alla teoria keynesiana si riallacciano anche: la teoria della maturità economica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] ’articolo-recensione è di sottolineare la radicale differenza fra l’analisi keynesiana del Treatise on money e la teoria della moneta e del medio di produzione era stato utilizzato dalla scuola austriaca all’interno della teoria marginalista come ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] dal canto suo, sulla scia della ‛rivoluzione keynesiana', andava facendosi sempre più dipendente dagli interventi totalità dei giovani frequenta per nove (o dieci anni) la stessa scuola, nella quale - senza riguardo per l'origine sociale - vengono ...
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Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] parte degli specialisti, notevoli simpatie. La controversia tra le due scuole e la differenza fra i due approcci non sta tanto o una riduzione del salario reale.
La disoccupazione keynesiana viene talvolta identificata con la disoccupazione ciclica, ...
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Giustizia, accesso alla
Mauro Cappelletti
Dimensioni della 'giustizia' nelle società contemporanee
Un'analisi dei principali avvenimenti e delle grandi tendenze evolutive negli ordinamenti giuridici [...] e all'autonomia dei privati: lavoro, produzione, scambi, scuola, casa, igiene, consumi, ambiente, ecc. È così quadro storico assai meno contingente della pur sessantenaria 'rivoluzione keynesiana' testé menzionata. Si può dire infatti con un ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...