COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] teatro Regio..., p. 216). Il crescente successo del C., giunto al vertice della carriera e della popolarità, gli valse una scrittura da parte dell'impresario B. Merelli, che lo invitò a scrivere un'opera per il Kärtnerthortheater di Vienna; il lavoro ...
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GEMINIANI, Francesco Xaverio
Francesco Izzo
Nacque a Lucca nel dicembre 1687, da Giuliano e dalla "sig.ra Angela sua mog[li]e", come si può ricavare dal certificato di battesimo datato 5 dic. 1687. [...] le due raccolte di pezzi per clavicembalo (1743 e 1762), indici dell'apertura del musicista verso una scrittura tastieristica sorprendentemente spontanea, prova di una profonda conoscenza della letteratura dell'epoca, con particolare riferimento agli ...
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FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] . In quest'opera, frutto di un lungo travaglio creativo, il F. abbandona lo stile uniforme e declamatorio per una scrittura ricca di sottigliezze armoniche e caratterizzata da vivaci insiemi vocali; il F., autore anche del libretto, sottolinea il ...
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CORONARO
Luigi Sacco
Famiglia di compositori. Antonio nacque a Vicenza il 29 giugno 1851 da Luigi e Anna Cattaneo, primo di quattro fratelli. Fu avviato agli studi classici nel ginnasio vescovile di [...] era l'influenza esercitata dalle teorie estetiche del critico austriaco. Ma Festa a Marina manca di unità di scrittura: ci sono pagine bellissime per invenzione melodica, procedimenti armonici, forza drammatica; ma ci sono anche pagine poco felici ...
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ANFOSSI, Pasquale (propriam. Bonifacio Domenico Pasquale)
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Nacque a Taggia (Imperia) il 5 aprile 1727, da Pietro, suonatore di violino.
Secondo alcuni biografi e storici, l'A. sarebbe invece nato a [...] per il teatro Regio di Torino (carnevale 1770).
Secondo P. L. Ginguené, fu ilPiccinni ad ottenere per l'A. nel 1771 la prima scrittura per il teatro Alibert, o delle Dame, di Roma, ma l'A. si mostrò poi ingrato con il suo maestro, fino a mettersi a ...
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JACHINO, Carlo
Emanuele Marco Mongiovì
Figlio di Giuseppe ed Emilia Piccione, nacque a San Remo il 3 febbr. 1887, fratello maggiore dell'ammiraglio Angelo. Intraprese lo studio della musica a Pisa, [...] protesa verso clangori orchestrali, e anzi con una particolare connotazione cameristica, dove si ha modo di apprezzare una scrittura armonica di particolare varietà. Tra i brani dell'opera, la critica ha dato particolare risalto al quartetto finale ...
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FERRATA, Giuseppe
Carla Papandrea
Nacque a Gradoli (Viterbo) il 1º genn. 1865 da Paolo e Lucia Donati. Di famiglia di piccoli proprietari terrieri (cui daranno lustro Domenico Ferrata, futuro cardinale [...] rifacendosi a stilemi dell'ultimo romanticismo e alla musica da salotto - rivelò buon gusto ed eleganza di scrittura. La sua composizione pianistica è caratterizzata da "chiarezza espressiva totalitaria; sostanziale musicalità sia nell'invenzione che ...
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AMOREVOLI (Amerevoli), Angelo
Guido Piamonte
Tenore, nato a Venezia il 16 sett. 1716, esordì, probabilmente, nel 1730, anno in cui le cronache lo registrano interprete della Dalisa di J. A. Hasse al [...] talleri annui, superiore alla normale misura delle retribuzioni dei "virtuosi" dell'epoca. Già in età avanzata, si vide riconfermata la scrittura per esecuzioni da camera e da chiesa, con il compenso annuo di 1.000 talleri. Morì a Dresda il 15 nov ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] dei casi) o del superius.
Un aspetto singolare dell'opera del L. è la varietà della tradizione manoscritta rispetto alla scrittura delle voci inferiori, dal momento che alcuni brani esistono parimenti a due e a tre voci. Un altro elemento rilevante ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] di talento» privo di «pratica alcuna del teatro» (Zeno, II, 1752, pp. 394 s., 416) e offrendosi come modello di scrittura drammatica.
Con il sostegno di Zeno (poi mancato: un’«ingratitudine che mise scandalo» a carico di Pasquini è denunciata da un ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.