L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] sì), ne (negazione, per né), se (in luogo di sé), pò (anziché po’; tra l’altro pò è la forma suggerita dal programma di scrittura di molti telefoni cellulari), qual’è (per qual è), E’ (per È: lo scarso uso di quest’ultimo segno deriva anche dalla sua ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] uso nel periodo in cui il buddhismo si diffuse in Cina, alcuni studiosi ritengono che esso sia stato ispirato dalla scrittura alfabetica dell'India. Questa possibilità è però remota, dal momento che il fanqie non ha alcuna corrispondenza con aspetti ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] ’esso designa ha ben più estesa storia, caratterizzata dal ricorrente dualismo tra le necessità di unificazione proprie della scrittura amministrativa (delle cancellerie e, in seguito, degli uffici), che ne fanno una delle forze centripete di maggior ...
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Grafologia
Carla Poma
Il gesto grafico
"L'uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore", così scriveva M. Pulver in Symbolik der Handshrift (1931; trad. it. 1983, p. 8). Scrivere [...] gesto grafico esprime l'individualità più recondita di un soggetto ed è testimone e precursore di processi evolutivi.
La scrittura è infatti il risultato di un atto cerebrale e il gesto grafico, come movimento automatizzato e spontaneo, deriva dalle ...
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Filologo (East Sheen, Londra, 1920 - Cambridge 1998); dal 1952 prof. nell'univ. di Oxford e quindi in quella di Cambridge. È stato, con M. Ventris, uno dei decifratori della scrittura micenea nota col [...] nome di Lineare B (The decipherment of Linear B, 1958, 2a ediz. 1967; trad. it. 1959); ha pubblicato varie raccolte di documenti di epoca micenea (Documents in Mycenaean Greek, 1956, 2a ediz. 1973 e, assieme ...
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Orientalista tedesco (Lipsia 1893 - Berlino 1972); prof. (1929) e poi rettore dell'univ. di Lipsia, quindi (1950) nell'univ. libera di Berlino. I suoi interessi hanno spaziato dalla storia della scrittura [...] (Entzifferung verschollener Schriften und Sprachen, 1954; Geschichte der Schrift, 1966), all'ittito (Kleinasiatische Sprachdenkmäler, 1932; Entzifferungsgeschichte der hethitischen Hieroglyphen, 1939; ...
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Ebraista e teologo calvinista (Saint-Ellier, Sedan, 1585 - Saumur 1658). Prof. di ebraico (1614), poi (1626-32) di teologia a Saumur, nell'Arcanum punctuationis revelatum (1624) dimostrò che i punti vocalici [...] ebraica quadrata, provò (Diatriba de veris et antiquis Hebraeorum litteris, 1645) l'origine caldaica della scrittura quadrata e la sua introduzione nel testo biblico al tempo di Esdra. La sua opera più importante di critica biblica, la Critica ...
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Sceneggiatrice e scrittrice statunitense (n. Hartford 1962). Laureatasi nel 1985 in Teatro e telecomunicazioni presso la Indiana University, nel 1989 ha conseguito il titolo di Master of Fine Arts in scrittura [...] drammatica presso la New York University Tisch School of the Arts. Si è distinta ben presto nella stesura di sceneggiature per programmi televisivi destinati ai bambini e, a partire dal 2003, ha iniziato ...
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Settore della linguistica che tratta della didattica della lingua, sia essa prima (materna) o seconda, e in particolare dell’apprendimento e dello sviluppo delle abilità linguistiche principali (comprensione, [...] espressione, lettura, scrittura). Il problema della fondazione di una metodologia glottodidattica su basi teoriche emerse nel 16° e 17° sec., a opera soprattutto di J.A. Komenský, che stabilì saldamente il primato del metodo intuitivo e intensivo, ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] + [y]. a2 vale [ha] ma non vi sono altri segni per h e a può venir usato per a2. Nelle vocali la scrittura non distingue le lunghe dalle brevi.
Qui possiamo solo accennare alle varie regole grafiche. Di norma una consonante che chiude la sillaba non ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.