MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] in questo caso è probabilmente opportuno parlare di rococò, categoria utilizzata spesso - non sempre a proposito - per la scrittura del Magalotti. La forma epistolare, propria di molti dei testi più importanti del MAGALOTTI, Lorenzo, è una soluzione ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] è proprio a partire da un dato di così radicale riegatività che viene posta come istanza liberatoria quella della scrittura e della creazione letteraria ("Ficcarni una pennuccia in un baccello / ed empimi d'inchiostro un fiaschettino; / mandamel col ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] al Besozzi, priva di solidi motivi, senza preoccuparsi di accertare le ragioni e le circostanze che giustificherebbero la scrittura del Brancaleone nell'opera del Besozzi, cultore prevalentemente di studi storici e autore di pochi scritti di materia ...
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DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] e conformistico alle mode letterarie del tempo, si accostò con infaticabile e vorace passione versificatoria a un genere di scrittura, anch'esso già codificato, ma con aperture e innovazioni significative rispetto alla tradizione arcadica su cui il D ...
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COSTANZI (Costanzo), Antonio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Fano nel 1436 da maestro Giacomo e da Lucia Ciccolini, entrambi di nobile famiglia. Il padre lo indirizzò dapprima alla scuola di Ciriaco [...] figura di umanista del Costanzi. In un terzo codice, proveniente dall'abbazia di San Martino di Massay, è presente la sua scrittura. Il testo è stato rinvenuto dal Campana nella Biblioteca Vaticana (Vat. lat. 3324). Si tratta di un codice del secolo ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] del parlato, "mescolanza / Di tante lingue e forestier parlare", che è veicolo provvisorio del suo esercizio di scrittura. Ma in sostanza non spiega i requisiti dei napoletano "alto".
In queste contraddizioni, come nelle allusioni letterarie spesso ...
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PELAGGI, Bruno Alfonso
Gabriele Scalessa
PELAGGI, Bruno Alfonso. – Nacque il 15 settembre 1837 nel comune calabrese di Serra San Bruno, nel rione Zaccanu, da Gabriele, di professione scalpellino, e [...] anche se con un discreto bagaglio di nozioni di metrica (Bosco, 1975, p. 154). È però certo che la sua scrittura andò intensificandosi nell’ultimo decennio del secolo.
Ideati durante le pause dal lavoro e dettati di sera alla figlia Maria Stella che ...
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GIARACÀ, Emanuele
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Siracusa il 22 ag. 1825 da Angelo e da Nunzia Chindemi. Il padre, capitano di marina, morì prematuramente lasciando la famiglia in condizioni finanziarie [...] aveva interrotto l'attività di pubblicista del G., condannandolo a una "quiete sepolcrale" che aveva lasciato spazio soltanto alla scrittura, alla vita interiore e agli affetti di famiglia. Fu perciò solo nel 1861 che, giovandosi del nuovo clima ...
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CADEMOSTO, Marco
Renato Pastore
Restano tuttora assai scarse le notizie intorno alla biografia del C., cui possono essere attribuite con sicurezza soltanto una nascita lodigiana e una non occasionale [...] data di stesura delle superstiti, in anticipo dunque di molti anni rispetto alla stampa menzionata.
Uno sguardo ravvicinato alla scrittura del C. non consente di formulare ipotesi critiche di qualche ampiezza, tantoché al Di Francia sembrò opportuno ...
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CASTALDO, Antonino
Salvatore Nigro
Nacque e visse a Napoli, dove morì intorno al 1590. Rinomato notaio, fu segretario dell'Accademia dei Sereni e cancelliere della città proprio durante i tumulti del [...] della generale rifeudalizzazione della società, l'intellettuale - sospinto verso funzioni di sottoruolo - è soltanto un tecnico subalterno della scrittura.
Il C. scrisse pure versi religiosi, dei quali è traccia nel cod. Vat. lat. 10286 (ff. 105-07 ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.