COWARD, Sir Noel
Guido Fink
Coward, Sir Noël (propr. Noël Pierce)
Commediografo e sceneggiatore, compositore e attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Teddington (Middlesex) il 16 dicembre [...] in Giamaica per evitare le tasse, attaccava i giovani autori accusandoli di non conoscere le regole elementari della scrittura teatrale, le sue commedie, forse per reazione, proprio in quel periodo dovevano conoscere una seconda giovinezza. Harold ...
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The Fountainhead
Paola Cristalli
(USA 1948, 1949, La fonte meravigliosa, bianco e nero, 114m); regia: King Vidor; produzione: Henry Blanke per Warner Bros.; sceneggiatura: Ayn Rand, dal suo omonimo [...] , Roark espone il principio americano dell'individualismo al soffio di un'esaltazione nietszchiana. Ma se la qualità di scrittura di Ayn Rand resta povera (poverissima nella traduzione italiana), la costruzione narrativa, le profonde digressioni che ...
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Novyj Vavilon
Natalia Noussinova
(URSS 1928, 1929, La nuova Babilonia, bianco e nero, 80m a 24 fps nella versione del Gosfil′mofond); regia: Grigorij Kozincev, Leonid Trauberg; produzione: Sovkino; [...] ". L'intenzione degli autori di realizzare un film commerciale fu poi corretta in due diversi momenti: prima in fase di scrittura, dopo la visione di Konec Sankt-Peterburga del collega Vsevolod Pudovkin, che li colpì per il suo nuovo linguaggio tanto ...
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al-Mūmyā
Giuseppe Gariazzo
(Egitto 1968, 1969, La mummia, colore, 105m); regia: Chadi Abd el-Salam; produzione: Ente Generale del Cinema; sceneggiatura: Chadi Abd el-Salam; fotografia: Abdu Al Aziz [...] Jean-Daniel Pollet). In al-Mūmyā la visione è una questione teorica che si pone su più livelli, coinvolgendo anche la scrittura dei geroglifici che, fin dall'antefatto, è collocata in stretta relazione con le parole e i gesti dei personaggi, fonte ...
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M
Paolo Bertetto
(Germania 1930-31, 1931, M, il mostro di Düsseldorf, bianco e nero, 118m); regia: Fritz Lang; produzione: Seymour Nebenzahl per Nero-Film; sceneggiatura: Thea von Harbou, Fritz Lang; [...] le tecnologie audiovisive. Egli trasforma il progetto di elaborazione formale sviluppato ai tempi del muto in un tipo di scrittura cinematografica che si misura con l'incremento di naturalità e di realismo prodotto dal suono e presenta spazi e ...
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Cacoyannis, Michael
Silvana Silvestri
Nome anglicizzato di Michalis Kakoghiannis, regista cinematografico e sceneggiatore greco, nato a Limassol (Cipro) l'11 giugno 1922. È stato il primo regista greco [...] del suo autore, la sua formazione, la disponibilità alle produzioni industriali, ma anche l'attenzione e la cura artigianali della scrittura e del montaggio. Otan ta psaria vyikan stin steria, noto anche come The day the fish came out (1967; Il ...
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Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] anche evocatore dei demoni espressionisti che si celano nell'animo umano, M. arricchì e impreziosì con la sua maestria di scrittura un cinema figlio, nelle sue punte alte, del teatro e delle arti visive. Quando con la ristrutturazione del sonoro ebbe ...
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Hanson, Curtis
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Reno (Nevada) il 24 marzo 1945. Personaggio anomalo e multiforme, cresciuto ai margini della [...] e originale commedia Wonder boys (2000, prodotta dallo stesso regista), che narra le vicende di un docente di scrittura creativa in crisi (Michael Douglas) alle prese con uno studente geniale e pasticcione (Tobey Maguire).
Forte di una notorietà ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] (dalla XVIII dinastia all’epoca tolemaica). Circa in epoca saitica alla lingua parlata fu attribuita una forma di scrittura, il demotico. I testi religiosi invece continuarono a essere scritti in geroglifici: è l’egiziano detto tolemaico. In ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] che in un film i codici, più che convivere, si incastrano e si scontrano: dunque più che di struttura bisogna parlare di scrittura, termine con cui si designa appunto quel "lavoro sui codici, a partire da essi, contro di essi" (1971; trad. it. 1977 ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.